La nuova piattaforma UNICEF con dati e analisi su minorenni che cercano asilo e sicurezza in Italia

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20/06/2024

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, l’UNICEF lancia una piattaforma interattiva che mostra i dati sulla situazione dei minorenni stranieri non accompagnati in Italia e le azioni di supporto portate avanti dall'UNICEF. Il cruscotto contiene anche dati sulla percezione pubblica della migrazione in Italia.

Quest'anno sono arrivati in Italia circa 3.000 bambini non accompagnati e separati.

La rotta migratoria del Mediterraneo centrale dal Nord Africa all'Europa è una delle più pericolose per le persone in cerca di asilo e sicurezza.

Dal 2014, si stima che 23.500 persone abbiano perso la vita, tra cui oltre 500 casi confermati di minori. All'inizio di questa settimana, più di 20 bambini sarebbero morti o dispersi in un altro tragico incidente sulle coste del Mediterraneo.

Tanti di questi minorenni che cercano asilo e sicurezza in Europa sono fuggiti da guerre e conflitti. Più di 21.000 bambini sono attualmente ospitati nei centri di accoglienza in Italia.

La piattaforma interattiva fornisce anche un'analisi dell'impatto delle notizie provenienti dai canali social e dai siti di informazione online sui minori migranti e rifugiati in Italia: si nota una certa solidarietà da parte degli utenti dei canali di informazione per i tragici eventi in mare registrati dalla tragedia di Cutro dello scorso febbraio agli eventi più recenti registrati al largo delle coste della Calabria.

Dati allarmanti sulla disinformazione e sul linguaggio discriminatorio

Tuttavia, i dati sulla disinformazione e sul linguaggio discriminatorio sono allarmanti. Solo nell'ultimo anno, l'UNICEF ha registrato circa 2.000 contenuti che promuovevano posizioni contrarie all'accoglienza di migranti e rifugiati e al rispetto dei loro diritti. La metà dei contenuti registrati riguardava i minorenni stranieri non accompagnati.

L'UNICEF continua la sua azione a sostegno delle autorità nazionali e locali. In collaborazione con le organizzazioni partner, solo nei primi tre mesi del 2024, l'UNICEF ha raggiunto oltre 8.900 bambini, giovani, donne e famiglie di migranti e rifugiati in Italia attraverso attività di frontiera, orientamento, supporto legale e psicosociale, azioni per mitigare, prevenire e rispondere alla violenza di genere e invio a servizi specializzati, di cui oltre 6.300 minori, quasi 3.000 non accompagnati.

Altre 25.000 persone sono state raggiunte attraverso informazioni salvavita online. Tra gli interventi di protezione ci sono forme di sostegno e accoglienza comunitaria, attraverso il coinvolgimento diretto della società civile, come la tutela volontaria, il mentoring per i giovani adulti e l'affido familiare. L'organizzazione ha inoltre attivato percorsi di sviluppo delle competenze e di inclusione sociale, promuovendo l'ascolto e la partecipazione diretta dei minori vulnerabili ai processi che li riguardano. Dal 2023, l'UNICEF ha rafforzato la sua azione alle frontiere attraverso PROTECT, un progetto finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (AMIF).

Affrontare le disuguaglianze e promuovere inclusione sociale ed economica

È urgente trovare soluzioni per i minorenni migranti e rifugiati, così da garantire loro gli stessi diritti e le stesse opportunità delle/i loro coetanei/e. Tali soluzioni implicano la necessità di realizzare comunità più inclusive, sicure e stabili. Sulla base delle nostre analisi e della nostra esperienza sul campo, ciò significa affrontare le disuguaglianze nell'accesso ai servizi ma anche la discriminazione nel panorama dei media, in modo che tutte le persone di minore età migranti e rifugiate possano realizzare pienamente i loro diritti”, ha sottolineato Nicola Dell’Arciprete, Coordinatore Risposta UNICEF in Italia.

L'UNICEF continua per tutto il 2024 a fornire supporto nelle principali aree di arrivo, transito e a promuovere l'inclusione sociale ed economica dei minori stranieri non accompagnati in Italia e continua a chiedere ai Governi e alle autorità competenti di:

  • Espandere percorsi legali e sicuri alternativi alle traversate in mare;
  • Garantire protezione e inclusione, promuovendo azioni come la lotta alla discriminazione;
  • ascoltare e coinvolgere attivamente i bambini, gli adolescenti e i giovani nelle questioni che li riguardano

20/06/2024

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