Libano, il 70% delle famiglie costretto a chiedere prestiti per il cibo o ad acquistarlo a credito
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Tre anni di crisi devastante in Libano hanno fatto sprofondare i bambini nella povertà, colpendo la loro salute, il loro benessere e la loro istruzione, infrangendo le loro speranze e distruggendo le relazioni familiari.
Un rapporto dell'UNICEF mostra che gran parte dei progressi compiuti per il raggiungimento dei diritti fondamentali dei bambini - tra cui il diritto alla salute, all'istruzione, alla protezione, al gioco e allo svago - sono stati erosi dalla crisi economica e dall'impatto della pandemia da COVID-19.
Ecco alcuni dati emersi:
- L'84% delle famiglie non aveva abbastanza denaro per coprire le necessità;
- Il 38% delle famiglie ha ridotto le spese per l'istruzione, rispetto al 26% dell'aprile;
- il 60% ha ridotto le spese per le cure sanitarie, rispetto al 42% dell'aprile;
- Il 70% delle famiglie è costretto a chiedere un prestito per il cibo o ad acquistare alimenti a credito.
- Il 36% delle persone che si occupano dei bambini si sente meno tollerante nei loro confronti e li tratta con maggiore severità.
L'impennata dei prezzi e la disoccupazione diffusa hanno fatto sprofondare migliaia di famiglie in povertà multidimensionale - un concetto che considera un'ampia gamma di privazioni - compromettendo gravemente la loro capacità di provvedere ai bisogni primari dei figli.
Il rapporto, basato su uno studio dell'UNICEF sulla povertà dei bambini e su una valutazione rapida focalizzata sui bambini (CFRA), mostra che i bambini sono consapevoli dell'effetto che la crisi sta avendo sulle loro vite e sul Paese. Molti non sognano più un futuro migliore in Libano e credono che l'emigrazione sia la loro unica speranza.
La combinazione di molteplici privazioni, l'esposizione prolungata al duro impatto della crisi economica e la perdita di speranza sta incidendo pesantemente sulla salute mentale dei bambini che, nella maggior parte dei casi, non possono accedere alle cure di cui hanno bisogno.
Allo stesso tempo, i bambini si sentono delusi e perdono fiducia nei loro genitori perché non riescono a soddisfare i loro bisogni primari, il che a sua volta aumenta le tensioni all'interno del nucleo familiare. Poiché i bambini sono sempre più spesso mandati a lavorare in Libano e gli adulti diventano disoccupati, il tradizionale rapporto genitori-figli si sta distruggendo.
Le crescenti tensioni - ulteriormente alimentate dalla polarizzazione tra le comunità e al loro interno - hanno portato a un aumento della violenza, anche nelle case e nelle scuole. Ciò significa che molte strade e quartieri non sono più sicuri, limitando ulteriormente il diritto dei bambini a giocare. Le bambine sono le più colpite e sempre più spesso non possono uscire di casa per paura di subire molestie.
"La crisi sta colpendo ogni aspetto della vita dei bambini. I bambini crescono senza cibo a sufficienza, senza un adeguato accesso all'assistenza sanitaria e, in alcuni casi, lavorando per sostenere le loro famiglie", ha dichiarato Edouard Beigbeder, rappresentante dell'UNICEF in Libano. "Sono necessarie riforme cruciali per salvaguardare il futuro dei bambini. Il governo dovrebbe attuare misure urgenti di protezione sociale, garantire l'accesso a un'istruzione di qualità per ogni bambino e rafforzare l'assistenza sanitaria di base e i servizi di protezione dei bambini. La povertà multidimensionale dei bambini richiede una risposta multidimensionale basata su un rafforzamento importante del sistema di protezione sociale libanese che garantirà la tutela dei diritti fondamentali dei bambini vulnerabili. Ciò significa aumentare l'accesso ai servizi sociali, incrementare l'assistenza sociale e fornire sussidi sociali alle famiglie più vulnerabili".
Rapporto Deprived Childhood (in Inglese)pdf / 718 kb
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