L'UNICEF nella Giornata della donna: l'istruzione femminile è base dell'emancipazione
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8 marzo 2010 - «La scorsa settimana in Guatemala ho visitato un centro dell’UNICEF che ospita ragazze di tredici anni salvate dai bordelli. Le storie di sofferenza sono semplicemente inimmaginabili: terribili situazioni di stupro, prostituzione, tortura e innocenza perduta.
Con l'aiuto dell’UNICEF e dei suoi alleati, a molte di queste ragazze viene data ora la possibilità di guarire e di ricostruire una vita migliore attraverso l'istruzione e le cure. Mentre queste ragazze sono state salvate, purtroppo, tante altre rimangono intrappolate in un mondo sotterraneo di abusi.
Milioni di ragazze adolescenti vivono, nel mondo, in condizioni di povertà, discriminazione e disuguaglianza di genere e sono soggette a violenze, abusi e sfruttamento. Il risultato è non solo la sofferenza delle ragazze stesse, ma un ciclo continuo di oppressione e di abuso.
Mentre sono stati compiuti progressi verso la parità di diritti e la parità di accesso per le donne e le bambine in settori come la sanità e l'istruzione di base, troppo spesso le adolescenti sono ancora escluse.
Gli investimenti nel campo dell’istruzione e della sanità sono essenziali, ma lo sono anche leggi molto più severe, sanzioni e azioni penali contro coloro che commettono abusi.
L'istruzione è una delle chiavi per migliorare la vita delle ragazze, delle loro famiglie e comunità. Studi di esperti stimano che ogni anno in più che una ragazza investe nell’istruzione secondaria aumenta il suo reddito di oltre il 15%.
Le ragazze più istruite possono avere migliori lavori e migliori prospettive di salute e, man mano che crescono, passano questi benefici ai figli.
Vi è un forte legame tra i livelli di istruzione che un paese garantisce alle ragazze e le dimensioni dell'economia. Ma ancora più importante, l'istruzione dà più potere alle donne.
In questo 8 marzo, Giornata internazionale della donna, sottolineiamo che la comunità internazionale, insieme con i governi di tutto il mondo, deve lavorare in modo più incisivo per garantire che ogni bambina abbia diritto ad un'infanzia che le consenta di raggiungere il suo pieno potenziale.»