L’UNICEF contro la mortalità infantile: buone notizie dal campo

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17/12/2012

L’UNICEF Italia - tra il 2010 e il 2014 - sostiene diversi paesi nella lotta contro la malnutrizione infantile: Camerun, Ciad, Costa d’Avorio, Eritrea, Guinea Bissau, Madagascar, Myanmar, Repubblica Centrafricana, Rep.Dem del Congo e Zambia.
 
Presentiamo di seguito alcuni risultati positivi ottenuti in questi anni in 5 paesi. 

Myanmar
In questo paese asiatico la pappa di riso è un alimento tradizionale per i bambini piccoli, ma non è sufficiente considerando che qui la malnutrizione è diffusissima, soprattutto nelle regioni più isolate: un terzo dei bambini 0-5 anni soffre di ritardo nella crescita, il 7,7% di malnutrizione acuta, il secondo tasso più alto dell’Asia sud-orientale.
 
L’UNICEF opera, grazie ai fondi dei donatori italiani (1,7 milioni di euro negli ultimi 3 anni), promuovendo la distribuzione e l’utilizzo di integratori alimentari in polvere, che si aggiungono ai cibi tradizionali dei bambini.
 
È un intervento efficace e a basso costo, che consente di combattere all’origine la carenza di micronutrienti, inclusa la mancanza di ferro, principale causa dell'anemia.
 
Nello scorso anno l'UNICEF ha fornito oltre 33 milioni di bustine di integratori alimentari in polvere nelle zone più a rischio del paese. Inoltre, grazie al sostegno dei donatori italiani, tra ottobre 2011 e marzo 2012 1.266 bambini affetti da malnutrizione acuta grave hanno ricevuto terapie salvavita

Zambia
Quasi metà dei bambini del paese soffre di malnutrizione cronica, il 5% è affetto da malnutrizione acuta.
 
L’UNICEF, grazie anche al contributo dei donatori italiani (oltre 1,4 milioni di euro negli ultimi 2 anni) fornisce oltre un terzo degli alimenti terapeutici necessari e lavora alla formazione degli operatori sanitari e dei volontari di comunità, presenti capillarmente in tutto il paese, per promuovere corrette pratiche di nutrizione, soprattutto puntando ai fondamentali “primi mille giorni”: gravidanza e primi due anni di vita.
 
L’UNICEF insieme al ministero della Sanità, ha stampato e distribuito materiali per la formazione utilizzati da tutti gli operatori di base nel paese durante le loro visite porta a porta alle famiglie.

Camerun
Il Camerun è uno dei 9 paesi colpiti dalla crisi alimentare del Sahel, conseguenza di insufficienti piogge, scarsi raccolti, aumento dei prezzi dei generi alimentari, che si combinano con abitudini nutrizionali sbagliate. Il 32,5% dei bambini sotto i 5 anni soffre di malnutrizione cronica, il 5,6% soffre di malnutrizione acuta. Le regioni più colpite sono quelle settentrionali.
 
Grazie ai contributi dei donatori italiani (oltre 1,7 milioni di euro negli ultimi 3 anni), l’UNICEF ha sostenuto 320 operatori sanitari in 20 centri di nutrizione terapeutica e in 323 centri ambulatoriali, nelle regioni del Nord. Tutti i distretti sanitari hanno ricevuto trimestralmente alimenti terapeutici pronti all'uso e altre forniture.
 
Si è lavorato molto sulla formazione: oltre 285 operatori sanitari comunitari sono stati formati sul monitoraggio della malnutrizione e sulla consulenza alle famiglie.
 
Nel settembre 2011, in collaborazione con il ministero della Sanità, l’UNICEF ha lanciato la produzione di alimenti fortificati (oli vegetali e farina di frumento); almeno 3 fabbriche stanno producendo tali alimenti.

Guinea Bissau
In Guinea Bissau ogni 1.000 nati vivi muoiono 161 bambini, un numero altissimo anche se in calo rispetto al passato.
 
La malnutrizione acuta, che implica seri rischi per la vita del bambino, è del 5,8%. Ma grazie al sostegno dell’UNICEF Italia (oltre 1,3 milioni di euro negli ultimi 3 anni), si sono attuate campagne di educazione alimentare per le mamme e le comunità rurali, che stanno portando frutti: la malnutrizione cronica è calata dal 40,9% al 32,2%, l’allattamento al seno sin dalla nascita è aumentato dal 22,6% al 54,6%, l’allattamento esclusivo al seno fino a sei mesi è passato dal 16% al 38%.
 
È anche aumentata la percentuale di famiglie che consumano sale iodato, da meno dell’1% a quasi il 12%, grazie al sostegno dell’UNICEF alle cooperative di donne che producono sale iodato.
 
Inoltre, nell’ultimo anno 4.076 bambini affetti da malnutrizione acuta (grave e moderata) hanno ricevuto terapie presso centri nutrizionali, e ben 249.040 bambini hanno ricevuto vitamina A e 222.014 vermifughi, tramite le giornate nazionali della salute.

Eritrea
Nell’ultimo decennio, nonostante povertà e siccità ricorrenti, la mortalità infantile nel paese è calata in media del 4% l’anno. Un risultato ottenuto grazie alle vaccinazioni di massa sostenute dall’UNICEF insieme alla diffusione di zanzariere e altre misure contro la malaria. Ma la nutrizione infantile è peggiorata tra il 2007 e il 2010.
 
Per questo il sostegno dell’UNICEF Italia (oltre 2 milioni di euro negli ultimi 3 anni) si è concentrato sulla lotta alla malnutrizione, tramite 211 centri ambulatoriali di alimentazione terapeutica e 263 punti di alimentazione integrativa per la lotta alla malnutrizione acuta, e campagne di distribuzione di alimenti supplementari come l’UNIMIX, per prevenire la malnutrizione cronica
 
I risultati si cominciano a vedere: nel 2010 si è registrato un calo dei tassi di malnutrizione in due regioni, miglioramento che nel 2011 si è esteso a 4 regioni sulle 6 più a rischio.

Repubblica Centrafricana
L’ospedale pediatrico di Bangui ha oggi una nuova struttura per la terapia della malnutrizione acuta grave, una delle principale cause di morte di bambini nella poverissima Repubblica Centrafricana.
 
Ogni mese affluiscono qui oltre 100 bambini con malnutrizione acuta grave complicata da infezioni – una condizione che mette a rischio la vita e richiede il ricovero in una struttura sanitaria.
 
Nel 2010 una delegazione dell’UNICEF Italia ha trovato una struttura fatiscente e sovraffollata, con 3 bambini per letto.
 
Ma oggi, grazie al sostegno dei donatori italiani (oltre 1,3 milioni di euro negli ultimi 3 anni), ci sono 8 nuove stanze attrezzate con 34 letti, apparecchiature mediche, cucina, 3 bagni nuovi, un ufficio per il medico di turno. E si stanno costruendo altre stanze e un’area di accoglienza per i familiari.
 
Anche in altre 76 province del paese l’UNICEF, grazie ai fondi dei donatori italiani, sta lavorando per attrezzare nel modo migliore i centri per la terapia della malnutrizione grave. Nell’ultimo anno l’UNICEF ha fornito alimenti terapeutici a 107 centri nutrizionali.

17/12/2012

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