Bambini e adolescenti ai margini: messaggi chiave del Report card 9
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1. La Report Card 9 – "Bambini e adolescenti ai margini" propone un nuovo metodo per misurare lo svantaggio tra i bambini. Si tratta di un contributo significativo alla comprensione di quanto bene le nazioni sviluppate del mondo stiano facendo per limitare le disparità all'interno delle loro società e per aiutare tutti i bambini a sviluppare pienamente il loro potenziale.
2. La Report Card 9, tenta di comprendere le disuguaglianze nel benessere dell'infanzia in 24 paesi dell'OCSE, in maggioranza europei. Lo fa non esaminando la parte superiore rispetto a quella inferiore della distribuzione del benessere, bensì confrontando il divario tra i bambini nella parte inferiore della distribuzione con quelli che si trovano nella parte centrale di questa.
In questo senso, i bambini più svantaggiati vengono confrontati con quel che è considerato un livello di benessere "normale" nel loro paese, quello che viene raggiunto dalla maggior parte dei loro coetanei. Vengono esaminate tre dimensioni di benessere: benessere materiale, istruzione e salute. In ognuno dei casi, la domanda che viene rivolta è la seguente: "fino a che punto i bambini vengono lasciati indietro?"
3. La possibilità di limitare, per i bambini, le disuguaglianze nella parte inferiore della distribuzione del benessere non è qui definita sulla base di un obiettivo astratto, ma in relazione a quanto altri paesi economicamente sviluppati (quelli con i minori divari) hanno già conseguito.
In tal senso, la Report Card 9 offre una misura realistica dei margini di miglioramento. Il fatto che alcuni paesi stiano facendo meglio di altri dimostra che un maggior livello di svantaggio e di divario per coloro che si trovano nella parte inferiore della distribuzione non è inevitabile né immutabile.
4. Il rapporto offre altresì numerosi esempi in cui i paesi che fanno registrare i migliori livelli mediani di rendimento si classificano meglio anche nella riduzione della disuguaglianza. I paesi con i livelli più bassi di disuguaglianza nei problemi di salute riferiti direttamente – ovvero i Paesi bassi, l'Austria e il Portogallo – sono anche i paesi con i livelli mediani di salute migliori.
Mentre i due paesi che presentano la minore disuguaglianza nella parte inferiore della distribuzione in relazione alla capacità di leggere - la Finlandia e la Repubblica di Corea – sono anche tra i due paesi con i livelli mediani e i livelli di eccellenza più elevati nell'ambito dei risultati scolastici.
Pertanto, è possibile raggiungere una maggiore uguaglianza nella parte inferiore della distribuzione senza sacrificare l'efficienza. In una società, l'equità e l'efficienza possono essere complementari e rafforzarsi a vicenda.
5. Più il divario relativo risulta ampio e maggiore è il rischio per un bambino di venire escluso, e di trovarsi lontano dagli standard di benessere della società in cui vive.
I rapporti di causalità sono sempre difficili da stabilire, ma centinaia di studi effettuati in diversi paesi dell'OCSE hanno dimostrato che il fatto di lasciare indietro i bambini, permettere lo scavarsi del divario a danno di più svantaggiati, porta con sé una lunga lista di costi pratici e di conseguenze negative per i bambini stessi, oltre che per l'intera società.
6. I costi più gravosi dell'essere "lasciati indietro" o del “rimanere ai margini” è il singolo bambino a pagarli. Ma si registra anche un costo significativo per la società, sotto forma di maggiore pressione esercitata sui servizi sanitari e ospedalieri, sulle lezioni di recupero, sui programmi di welfare e di protezione sociale, nonché sul sistema giudiziario.
Esiste anche un costo significativo per le imprese e le economie, a causa dei livelli di capacità più bassi e della produttività ridotta derivanti dal fatto che un gran numero di bambini non riesce a sviluppare pienamente le proprie potenzialità. La minaccia che la disuguaglianza nella parte inferiore della distribuzione pone alla coesione sociale e alla qualità complessiva di vita nelle economie industriali avanzate rappresenta un altro costo che tutta la società è costretta a pagare.
7. Prima si verifica l'intervento e maggiore è la sua efficacia. I bambini che restano indietro lo fanno nelle prime fasi della loro vita, e questo ha conseguenze che possono durare poi per tutto il resto dell'esistenza. Tentare di compensare successivamente lo svantaggio risulta più difficile e più costoso, e presenta meno probabilità di riuscita.
8. Per un bambino, patire delle battute d'arresto evitabili nelle fasi più formative dello sviluppo è una violazione del principio più basilare della Convenzione sui diritti dell'infanzia, quello secondo cui ogni bambino ha il diritto di sviluppare pienamente il proprio potenziale.
È iniquo e ingiusto considerare i bambini responsabili delle circostanze in cui sono nati. La Report Card 9 chiama i governi a colmare il divario, affinché nessuno venga escluso e a tutti i bambini vengano offerte le stesse opportunità nella vita.
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