Nove cose da sapere sulle mestruazioni (anche per i maschi!)
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28 maggio 2018 – Le mestruazioni sono un aspetto naturale e sano della vita delle donne, eppure in molte culture sono circondate da uno stigma negativo. A ricordarlo oggi è l'UNICEF, nella Giornata Internazionale per l'Igiene Mestruale.
Circa metà della popolazione femminile – pari al 26% della popolazione mondiale – è in età fertile.
La carenza di informazione sulle mestruazioni può essere fonte di pregiudizi dannosi e discriminazioni, che possono impedire alle ragazze di vivere esperienze e attività proprie della loro età.
Stigmatizzazione, tabù e falsi miti impediscono alle ragazze (e anche ai ragazzi) di avere l’opportunità di informarsi e di sviluppare abitudini sane riguardo questo fenomeno.
9 cose da sapere sulle mestruazioni
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Mediamente, una donna trascorre 7 anni della propria vita convivendo con il ciclo mestruale.
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Il primo ciclo mestruale dell'adolescenza (menarca) può essere celebrato come una festa, oppure essere un momento di paura o di preoccupazione. Per qualsiasi ragazza, in ogni caso, è un importante fase di passaggio verso l'età adulta - un momento in cui essa dovrebbe ricevere sostegno e conforto da familiari e amici.
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Molte ragazze non hanno una completa e accurata comprensione delle mestruazioni come un processo biologico normale. Informare le ragazze prima del loro primo ciclo (e anche i coetanei maschi) rafforza la loro sicurezza, contribuisce a creare solidarietà sociale e incoraggia abitudini sane. Questo tipo di informazioni dovrebbero essere fornite sia a casa che a scuola.
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Una scarsa igiene durante il periodo mestruale può comportare rischi per la salute ed è direttamente collegata a infezioni del tratto urinario e riproduttivo.
Molte ragazze e donne hanno poche possibilità di scegliere prodotti per l'igiene intima economicamente accessibili. Garantire l'accesso all'acqua corrente nelle abitazioni e articoli per il ciclo mestruale sicuri e a basso costo può ridurre l’incidenza delle infezioni dell'apparato uro-genitale.
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Le ragazze e donne con disabilità e con bisogni speciali affrontano problemi maggiori durante il ciclo e sono particolarmente penalizzate dalla mancanza di accesso a servizi igienici con acqua corrente e articoli per l'igiene intima.
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Molte donne e ragazze sono impossibilitate a reperire assorbenti e altri articoli per l'igiene intima durante le emergenze umanitarie, come disastri naturali o conflitti armati.
Nel corso delle emergenze l’UNICEF distribuisce a donne e ragazze i "Dignity kit", che comprendono assorbenti, torce elettriche e fischietti per dare l'allarme in caso di molestie ad esempio quando si usano servizi igienici in luoghi sovraffollati e a rischio come i campi profughi.
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2,3 miliardi di abitanti del pianeta non hanno accesso a servizi igienici di base e, nei Paesi meno sviluppati, appena il 27% della popolazione possiede in casa lavandini dotati di acqua corrente e sapone.
Per le donne e le adolescenti che non li hanno in casa, gestire il ciclo rappresenta una sfida ancora più ardua.
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Circa metà delle scuole nei Paesi a basso reddito non ha acqua potabile e servizi igienici adeguati per le necessità delle alunne e delle insegnanti in occasione del loro ciclo.
Strutture inadeguate possono avere conseguenze negative sulla frequenza scolastica delle studentesse, che possono essere costrette ad assentarsi nei giorni del ciclo. Tutte le scuole dovrebbero poter garantire acqua corrente, gabinetti sicuri e puliti per le studentesse in età fertile.
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L'UNICEF collabora con i governi, le comunità locali e le scuole per mettere a punto e diffondere nozioni sulla salute mestruale, per promuovere abitudini igieniche corrette e infrangere i tabù.
Nei paesi più poveri, inoltre, l'UNICEF fornisce alle scuole infrastrutture e beni quali gabinetti, impianti idraulici, acqua potabile e sapone.
«All’UNICEF sogniamo un mondo in cui ogni ragazza possa studiare, giocare e tutelare la propria salute senza subire traumi, vergogne o inutili ostacoli all'informazione o all'accesso a prodotti necessari per l'igiene mestruale» sottolinea Sanjay Wijesekera, a capo dei programmi su Acqua e Igiene dell'UNICEF.
«Soddisfare la necessità di condizioni igieniche adeguate per tutte le adolescenti è una sfida fondamentale per i diritti umani, la dignità e la salute pubblica.»