Nuovo rapporto UNICEF: in Africa 130 milioni di matrimoni precoci e 140 milioni di ragazze sottoposte a mutilazioni genitali
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In Africa vivono 130 milioni di spose bambine, sia ragazze sotto i 18 che hanno già contratto matrimonio sia donne adulte date in sposa da bambine. Oggi,in occasione della Giornata Internazionale del bambino africano, l'UNICEF ha lanciato un rapporto a livello continentale e regionale sui matrimoni precoci e le mutilazioni genitali femminili in Africa.
Il rapporto dà aggiornamenti sullo stato di queste pratiche e chiede alle istituzioni governative e regionali di accelerare gli sforzi e incrementare le risorse nazionali per porre fine ai matrimoni precoci e le mutilazioni genitali femminili, in linea con l'Agenda dell'Unione Africa 2063 e l'Agenda globale 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Le priorità regionali e globali sono sottolineate dalla Carta africana dei diritti e del benessere del bambino e dalla Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
I matrimoni precoci e le mutilazioni genitali femminili sono una violazione dei diritti dei bambini. In diverse comunità nel continente, però, le ragazze continuano ad essere a rischio di subire una o entrambe le pratiche. Il matrimonio precoce è presente in tutto il continente, con i livelli più alti nel Sahel e in alcune zone dell'Africa centrale e orientale. 9 paesi su 10 con i più alti tassi di matrimonio precoce al mondo sono in Africa sub-sahariana, che comprende rispettivamente Niger, Repubblica Centrafricana, Ciad, Mali, Mozambico, Burkina Faso, Sud Sudan, Guinea e Nigeria. Circa 140 milioni di donne e ragazze in Africa sono state sottoposte a mutilazioni genitali femminili, di queste oltre 40 milioni hanno subito anche un matrimonio precoce.
"Porre fine al matrimonio precoce è una delle priorità chiave per l'UNICEF. Per accelerare gli sforzi, dobbiamo investire in aree ad alto impatto, in particolare, ridurre la povertà, che è la principale causa dei matrimoni precoci, garantire alle bambine l'accesso a un'istruzione di qualità e all'apprendimento su larga scala, nonché un cambiamento sociale e comportamentale a favore della partecipazione piena e attiva delle bambine e delle donne alla vita sociale ed economica. Sono necessari interventi multisettoriali e contestualizzati, data la maggiore diffusione dei matrimoni precoci nelle aree rurali, tra le famiglie più povere e tra quelle con un livello di istruzione basso o nullo", ha dichiarato Marie-Pierre Poirier, Direttore regionale dell'UNICEF per l'Africa occidentale e centrale.
Diversi paesi in Africa hanno compiuto importanti progressi nella riduzione dei matrimoni precoci, mentre altri hanno visto una stagnazione. Conflitti, cambiamento climatico e COVID-19, che insieme hanno interrotto l'istruzione e creato shock economici, hanno esposto ancora più donne e ragazze a rischio di matrimonio precoce, poiché alcuni genitori vi ricorrono per far fronte agli effetti delle crisi.
Eliminare le pratiche dannose per i bambini
La celebrazione di quest'anno della Giornata internazionale del bambino africano, il 16 giugno, ha come tema: "Eliminare le pratiche dannose per i bambini: i Progressi delle Politiche e delle Pratiche dal 2013". I dati mostrano che, a livello continentale, l'Africa continua a essere in ritardo rispetto al raggiungimento dei target dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 5.3, che prevede l'eliminazione di tutte le pratiche dannose entro il 2030. Se i progressi non verranno accelerati, altri 45 milioni di bambine nell'Africa subsahariana diventeranno spose bambine nel prossimo decennio, a causa della lentezza dei progressi e della crescita demografica.
"Mentre i governi africani valutano quanto è stato investito e quanto resta da fare per eliminare i matrimoni precoci e le mutilazioni genitali femminili, aumentare le risorse nazionali per affrontare le pratiche dannose è un imperativo per il successo. In questo modo ogni bambino del continente avrà maggiori possibilità di avere l'infanzia che merita e a cui ha diritto", ha dichiarato Mohamed M. Malick Fall, Direttore regionale dell'UNICEF per l'Africa orientale e meridionale.
Gli interventi concertati, come il Programma globale/congiunto UNICEF-UNFPA per l'eliminazione dei matrimoni precoci e delle mutilazioni genitali femminili (MGF), la campagna dell'Unione Africana per porre fine al matrimonio precoce e alle MGF (Iniziativa Saleema) e l'Iniziativa Spotlight, sono più che mai fondamentali per il successo dell'eliminazione delle pratiche dannose nel continente.
Per accelerare l'azione sul miglioramento dei diritti dell'infanzia in Africa, l'UNICEF chiede ai Governi e agli stakeholder di:
- Riprendere e accelerare l'attuazione degli impegni per contribuire allo sviluppo e alla realizzazione del pieno potenziale dei bambini;
- Aumentare la risposta alle sfide emergenti del continente in materia di diritti dell'infanzia attraverso leggi e politiche che proteggano i bambini, la ricerca e l'advocacy congiunta e una maggiore supervisione da parte dei parlamenti;
- Aumentare gli investimenti nei programmi di protezione dell'infanzia per prevenire e rispondere a tutte le forme di violenza, abuso e sfruttamento;
- Promuovere l'inclusività e raggiungere ogni bambino, specialmente quelli che sono spesso trascurati, compresi i bambini con bisogni speciali, quelli provenienti da ambienti svantaggiati e quelli che vivono nelle aree rurali, nello spirito di non lasciare indietro nessuno;
- Rafforzare le istituzioni continentali per costruire sistemi di protezione dell'infanzia, salute, istruzione e protezione sociale più solidi;
- Adottare un approccio che coinvolga l'intera società, compresa la partecipazione dei bambini e delle loro comunità per catalizzare il cambiamento a favore dei bambini.
ESAR Child Marriage Publication 2022 (in Inglese)pdf / 2.47 Mb
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