Il Patto UE sulle migrazioni sia l'occasione per migliorare la vita dei bambini migranti e rifugiati
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Il Patto su Migrazione e Asilo proposto dalla Commissione Europea rappresenta un’opportunità unica per dare priorità ai bambini rifugiati e migranti nelle leggi e politiche sulle migrazioni e l’asilo della UE e per rispondere alle condizioni disumane e ai fallimenti sistematici nella risposta data al fenomeno migratorio in Europa. L'UNICEF è pienamente impegnato a lavorare con gli Stati membri e con le istituzioni dell’Unione Europea per sostenere specifiche disposizioni del Patto che prevedano una migliore protezione dei bambini e degli adolescenti.
I minorenni rifugiati e migranti, molti dei quali fuggiti da estrema povertà, conflitti e atrocità impensabili, hanno diritto a vivere in sicurezza e a sviluppare il proprio potenziale. Questi bambini e ragazzi si aspettano che i leader europei colgano questa opportunità per rafforzare i sistemi di asilo e accoglienza, gestire le migrazioni e i confini in modo umano e sostenere i loro diritti così come sono sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
I recenti incendi che hanno devastato il campo profughi di Moria, in Grecia, evidenziano come l’attuale sistema sia insostenibile. Accogliamo con favore il riconoscimento, nel Patto, che tutti i bambini rifugiati e migranti hanno diritto a essere protetti, sia che viaggino da soli che insieme ai propri familiari. Tutele e procedure specifiche per i minorenni, associate a un meccanismo di protezione equo ed efficace che includa il diritto all'assistenza, devono essere trasformati in azioni concrete.
L’UNICEF è pronto a lavorare con i governi e con i partner nazionali e internazionali per dare supporto agli Stati, in particolare a quelli che ospitano il maggior numero di rifugiati e migranti, per fare sì che ogni bambino abbia l’opportunità di raggiungere il proprio potenziale.
Ogni bambino migrante e rifugiato è prima di tutto, e sempre, un bambino..
(Dichiarazione di Henrietta Fore, Direttore esecutivo dell'UNICEF)