Crépeau (ONU): dall'Europa più sostegno all'Italia nella gestione dei flussi migratori
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16 gennaio 2015 - Lo scorso dicembre François Crépeau, Special Rapporteur delle Nazioni Unite sui diritti dei migranti, ha intrapreso una visita ufficiale in Italia per valutare l’evolversi della situazione nel nostro Paese rispetto alla sua prima visita, avvenuta nel 2012.
Nella conferenza stampa convocata a conclusione della visita, Crépeau non ha potuto non constatare come il crescente numero di migranti e richiedenti asilo che hanno attraversato il Mediterraneo negli ultimi mesi sia sfociato in una crisi umanitaria bisognosa di una risposta umanitaria globale.
A questo proposito, ha elogiato lo sforzo straordinario che l’Italia ha sostenuto attraverso l’operazione Mare Nostrum, sottolineando la mancanza di assistenza, umana ed economica, da parte di altri Stati europei e incoraggiando l’Unione Europea e la comunità internazionale a sostenere l’Italia nelle operazioni di soccorso e nell’avvio di un significativo programma di insediamento per i rifugiati.
Secondo Crépeau l’Europa dovrebbe sostenere attivamente le operazioni di ricerca e soccorso, facilitando i ricongiungimenti familiari e suddividendo il numero delle richieste di asilo tra tutti gli Stati Europei poiché "il confine marittimo dell’Italia è una frontiera esterna europea comune: avere un confine comune implica una comune responsabilità".
A questo proposito, ha elogiato lo sforzo straordinario che l’Italia ha sostenuto attraverso l’operazione Mare Nostrum, sottolineando la mancanza di assistenza, umana ed economica, da parte di altri Stati europei e incoraggiando l’Unione Europea e la comunità internazionale a sostenere l’Italia nelle operazioni di soccorso e nell’avvio di un significativo programma di insediamento per i rifugiati.
Secondo Crépeau l’Europa dovrebbe sostenere attivamente le operazioni di ricerca e soccorso, facilitando i ricongiungimenti familiari e suddividendo il numero delle richieste di asilo tra tutti gli Stati Europei poiché "il confine marittimo dell’Italia è una frontiera esterna europea comune: avere un confine comune implica una comune responsabilità".
Lo Special Rapporteur ha poi messo in evidenza come le politiche interne sulle migrazioni continuino ad avere delle lacune rispetto alla protezione dei diritti umani, ad esempio in materia di respingimenti.
L’Italia, con il sostegno dell’Europa, dovrebbe assicurare adeguate valutazioni individuali da effettuarsi all’arrivo dei migranti nei centri di accoglienza, al fine di identificare particolari vulnerabilità e ridurre ad esempio i periodi di detenzione al loro interno attraverso l’adozione appunto di misure alternative alla detenzione.
Crépeau ha poi sollecitato l’Italia a fornire maggiore protezione ai gruppi più vulnerabili, come i minori stranieri non accompagnati, attraverso procedure di determinazione del superiore interesse del minorenne [uno dei principi fondamentali della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza], facilitando l’accesso alla giustizia, semplificando le procedure giudiziarie e fornendo assistenza legale di qualità ma a basso costo agli immigrati per tutti i procedimenti cui andranno incontro.
Durante la sua visita di quattro giorni, nel corso della quale è stato affiancato anche dal Comitato Italiano per l’UNICEF, Crépeau ha incontrato funzionari governativi responsabili della gestione delle frontiere, esponenti di organizzazioni internazionali, società civile e associazioni di migranti, per discutere della complessa gestione della comune frontiera europea in Italia.
Un Rapporto di aggiornamento sulla visita effettuata in Italia e un Rapporto tematico sulla gestione delle frontiere saranno presentati al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite nel giugno 2015.
L’UNICEF Italia promuove a livello nazionale "IO come TU", campagna per l’affermazione dell’uguaglianza nei diritti e per l’eliminazione delle discriminazioni per tutti i bambini e gli adolescenti, a partire da quelli di origine straniera. Fra i punti prioritari della campagna è che il superiore interesse dei bambini e degli adolescenti di origine straniera sia sempre garantito nella definizione di politiche e nell’attuazione di provvedimenti loro rivolti, in linea con le raccomandazioni rivolte all’Italia e all’Europa dallo Special Rapporteur.
Leggi la versione integrale del comunicato stampa dello Special Rapporteur delle Nazioni Unite sui diritti dei migranti in seguito alla sua visita in Italia: