Il Rotary per la lotta alla malaria in Guinea Bissau
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Prosegue anche nel 2013 il sostegno del Rotary di Roma, Lazio e Sardegna in favore di UNICEF.
Il 9 luglio prossimo, in un incontro ufficiale presso la sede nazionale dell’UNICEF Italia a Roma, il Distretto 2080 Rotary International consegnerà all’UNICEF una nuova donazione di 22.500€ che porterà a 122.500€ complessivi i fondi mobilitati per i programmi di lotta alla malaria implementati dall’UNICEF in Guinea Bissau.
È il terzo anno consecutivo che i rotariani di Lazio e Sardegna affiancano l’azione dell’UNICEF con un impegno che ha visto in prima fila i governatori Daniela Tranquilli, Roberto Scambelluri e Silvio Piccioni.
Nell’arco di questi anni, grazie ai fondi donati dai rotariani, in Guinea Bissau 6000 famiglie hanno ricevuto una zanzariera impregnata di insetticida, lo strumento più efficace di prevenzione della malaria.
Foto scattata durante il viaggio sul campo dei rotariani con l'UNICEF in Guinea Bissau. Credit: ©UNICEFItalia2011
Non solo. L’UNICEF ha potuto fornire agli ambulatori periferici presenti nelle zone dove la malaria fa più vittime, 15 mila test rapidi per la diagnosi della malattia e medicinali sufficienti a curare oltre 8.000 bambini malati.
I rotariani hanno potuto fare esperienza diretta della qualità del lavoro dell’UNICEF in occasione di due missioni sul campo, la prima nel 2011 in Guinea Bissau e la seconda nel 2012 presso la Supply Division di Copenaghen, il centro logistico globale dell'organizzazione, da dove vengono inviati gli aiuti umanitari.
La malaria è una malattia potenzialmente mortale, ma esistono strumenti di cura e prevenzione.
Nel 2010 nel mondo 216 milioni di persone hanno contratto la malaria, e 655.000 ne sono rimaste uccise.
Le zanzariere impregnate di insetticida a lunga persistenza, che costano appena 5 euro e durano fino a 5 anni, si sono dimostrate capaci di ridurre del 20% la mortalità per malaria.
Nella foto, due rotariani con il dr. Eugene Iala, Health Manager della Regione di Quinara (Guinea Bissau). Credit: ©UNICEF/Italia2011