Vaccinazioni, 2 milioni di vite salvate ogni anno ma 1 bambino su 5 ne è escluso
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Un milione e mezzo di bambini nel 2011 non sarebbero morti se fossero stati vaccinati: lo sottolinea l’UNICEF in occasione dell’inizio della Settimana Mondiale delle Vaccinazioni.
Un bambino su cinque non ha ancora ricevuto vaccini salva-vita per via di marginalità sociali o geografiche, mancanza di risorse, carenze dei sistemi sanitari o a causa di conflitti come quelli che colpiscono i bambini in Siria o in alcune zone dell’Africa occidentale.
Ogni bambino nel mondo ha bisogno di essere vaccinato per proteggere al meglio la sua salute, e i vaccini salvano la vita di 2-3 milioni di bambini ogni anno – rappresentando uno dei più grandi risultati nella salute pubblica dell’ultimo secolo, secondo gli United States Centers for Disease Control and Prevention [il corrispettivo USA del nostro Istituto Superiore di Sanità].
Le vaccinazioni hanno permesso di conseguire risultati di valore straordinariamente importante per la sopravvivenza e la salute dell'infanzia:
- Il vaiolo è stato debellato nel 1980.
- La poliomielite è stata eliminata in India e rimane endemica ormai soltanto in 3 Stati al mondo: Pakistan, Nigeria e Afghanistan
- Tra il 2000 e il 2011, la mortalità da morbillo è calata globalmente del 71%
- Tra il 2000 e il 2013, il tetano neonatale è stato eliminato in 29 Paesi in via di sviluppo.
Vaccinazioni: costano poco eppure non ricevono fondi
Le vaccinazioni hanno anche costi molto contenuti. Per esempio, proteggere un bambino dal morbillo per tutta la sua vita costa meno di un 1 dollaro.
Tuttavia, nel 2011, nel mondo 22,4 milioni di bambini non sono stati vaccinati – un milione in più rispetto all’anno precedente.
L’UNICEF è preoccupato che l’impegno globale per vaccinare ogni bambino rallenti per mancanza di fondi e per il ristagno della volontà politica. Nel 2011, solo 152 su 193 Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno stanziato voci di bilancio per le vaccinazioni.
Le disuguaglianze persistono sia tra gli Stati che al loro interno. In tutti i Paesi esaminati i bambini appartenenti alle famiglie più ricche hanno accesso a migliori servizi sanitari e godono di tassi di copertura vaccinale più elevati.
Se le disparità non verranno affrontate e risolte, l'“ultimo bambino” non potrà mai essere vaccinato, dichiara l’UNICEF. Allo stesso tempo, investimenti nelle vaccinazioni di base - nel quadro di un miglioramento dei sistemi sanitari pubblici - si tradurranno in benefici per tutti i bambini, riducendo ulteriormente le disuguaglianze.
Per ottenere questo risultato, i Governi devono stanziare somme adeguate e incoraggiare le innovazioni – così come avvenuto per la recente introduzione dei vaccini contro polmonite e diarrea.
Cosa ancora più importante, occorre un deciso sostegno politico per estendere i benefici dei vaccini ai bambini delle famiglie più povere e che vivono nelle comunità più remote.
«Malattie mortali come polio, tetano e morbillo possono essere facilmente prevenute con vaccini poco costosi: per vaccinare un bambino contro la polio bastano solo 33 centesimi, un vaccino contro il morbillo costa appena 17 centesimi» dichiara il Presidente dell’UNICEF Italia Giacomo Guerrera. «Chiediamo a tutti di sostenere con una donazione le nostre campagne di vaccinazione e di destinare il 5xmille della dichiarazione dei redditi all’UNICEF: trasformeremo il vostro 5xmille in vaccini e altri interventi salvavita. Aiutateci a salvare la vita di tanti bambini».
Una settimana di eventi
Mercoledì 24 aprile prende il via la Settimana Mondiale delle Vaccinazioni, un’iniziativa globale celebrata ogni anno per promuovere l’uso dei vaccini salva-vita, uno degli strumenti più potenti al mondo per proteggere i bambini dalle malattie killer.
Durante la Settimana:
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saranno organizzate campagne di vaccinazioni per i rifugiati del Mali, fuggiti a causa del conflitto e per le comunità che li ospitano in Mauritania. I bambini riceveranno vaccini contro morbillo, poliomielite, difterite, pertosse e tetano
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saranno Introdotti nuovi vaccini in Uganda, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Zambia, Angola e Haiti
- saranno proiettati documentari sulle vaccinazioni nelle comunità rurali in Liberia
- verrà lanciata una campagna SMS in Malawi per incoraggiare i genitori a vaccinare i propri figli
- nel Gambia saranno organizzate le “Giornate sul campo”, nelle quali operatori sanitari coinvolgeranno le comunità rurali con gare a quiz, premi e proiezioni serali di film sul tema delle vaccinazioni
- La TV pubblica della Repubblica Democratica del Congo trasmetterà sketch sulle vaccinazioni con la collaborazione di popolari attori, mentre la radio diffonderà una canzone composta dai più celebri cantanti congolesi.
L’UNICEF e i vaccini
L’UNICEF fornisce vaccini al 36% dei bambini del mondo. Nel 2012, l’UNICEF ha acquistato 1,9 miliardi di dosi di vaccini ed oltre 500 milioni di siringhe. L’UNICEF è il principale acquirente mondiale di vaccini per l'infanzia e si adopera per far ridurre il prezzo dei vaccini a livelli sostenibili per i Paesi a basso e medio reddito.
Lo scorso anno l’UNICEF e le organizzazioni partner hanno finanziato programmi di vaccinazione in oltre 100 Stati.
In Siria, nel 2012, l’UNICEF e le organizzazioni partner hanno vaccinato 1,3 milioni di bambini contro il morbillo e 1,5 milioni contro la polio. Una nuova campagna di vaccinazioni contro il morbillo mira a immunizzare ben 2,5 milioni di bambini.
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Un modo semplice e...gratuito per contribuire alle campagne di vaccinazione per i bambini è
destinare all'UNICEF Italia il 5 per mille dell'IRPEF: a te non costa nulla, e salva molte vite umane!