Sport, prosegue il progetto “Diritti a canestro” a favore di ragazzi e ragazze vulnerabili fra i 12 e i 16 anni. Maticmind, system integrator leader nel settore ICT aderisce al progetto
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Prosegue il progetto dell'UNICEF Italia "Diritti a Canestro" per coinvolgere ragazzi e ragazze vulnerabili fra i 14 e i 19 anni in un percorso sperimentale educativo, sportivo e sociale per fornire loro un'istruzione di qualità e migliorare il rendimento scolastico e lo sviluppo di competenze quali autostima, emancipazione e leadership.
Il progetto, nato su idea del Club Basket Frascati nell'ambito di un accordo quadro fra la Federazione Italiana Pallacanestro e l'UNICEF Italia, con la partecipazione del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), vede oggi anche l'adesione di Maticmind - leader in Italia nel settore della ICT System Integration, che progetta e gestisce soluzioni tecnologiche innovative in tutte le aree dell'Information & Communication Technology - attraverso una donazione all'UNICEF resa possibile grazie al coinvolgimento e alle generosità dei propri dipendenti.
"Per noi dell'UNICEF lo sport è uno strumento fondamentale per promuovere la cultura dei diritti dell'infanzia e valori quali la reciprocità, la solidarietà, la partecipazione. Attraverso il progetto 'Diritti a Canestro' che trae origine proprio da questa riflessione vogliamo fare la differenza nella vita di tanti ragazzi e ragazze che nello sport trovano una propria realizzazione. Ringraziamo Maticmind per aver deciso di fare squadra con l'UNICEF" - ha dichiarato Paolo Rozera, Direttore generale dell'UNICEF Italia.
"Lo sport è condivisione, rispetto del prossimo ed inclusione. Valori che come Maticmind sposiamo in pieno, punti saldi che quotidianamente mettiamo in campo per fare squadra e siamo quindi orgogliosi di supportare il progetto UNICEF 'Diritti a Canestro'" ha commentato Luciano Zamuner, Amministratore Delegato Maticmind.
Il Club Basket Frascati è sede di sperimentazione pilota del progetto che attraverso la CBF Basketball Academy accoglie ragazzi e ragazze italiani e di origini diverse per permettere loro, oltre alla pratica della pallacanestro, di avviare un percorso di inclusione sociale e scolastico, attraverso l'accompagnamento nello studio e realizzando progetti di inclusione sociale tramite attività sportive e la creazione di strutture ad hoc in aree svantaggiate del territorio italiano.