Sud Sudan, 490.000 bambini colpiti dalle inondazioni
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26 ottobre 2019 – Circa 490.000 bambini sono coinvolti dalle conseguenze delle forti inondazioni che hanno colpito il Sud Sudan.
Sin dallo scorso mese di luglio piogge eccezionali hanno flagellato 32 province del vasto paese africano, colpendo complessivamente 908.000 abitanti. Sebbene piogge e inondazioni siano normali in questo periodo dell'anno, la portata delle precipitazioni è stata particolarmente violenta negli stati del Jonglei, Upper Nile, Warrap e Bahr El Ghazal settentrionale, e si prevede che le piogge continueranno a cadere per altre 4/6 settimane.
Nelle aree colpite dalle inondazioni diversi centri sanitari sono stati allagati e non possono garantire i servizi alla popolazione.
Tra quelli aperti, alcuni sono di fatto inaccessibili alle famiglie con bambini a causa dell'impraticabilità delle vie di comunicazione e della distruzione dei ponti.
L'accesso alle cure sanitarie nel Sud Sudan era limitato già prima delle inondazioni: con gli ostacoli all'accesso e l'incremento di malaria e diarrea nelle zone colpite, la situazione è diventata drammatica.
Le inondazioni hanno contaminato le fonti idriche e circa 70.000 famiglie sono temporaneamente sfollate perché le loro case sono sommerse dall'acqua.
Molte scuole sono chiuse a causa degli allagamenti o perché le classi sono utilizzate come rifugi per gli sfollati, impedendo il normale corso delle lezioni.
Il 60% delle province sud-sudanesi colpite dalle inondazioni presentavano gravi livelli di malnutrizione già prima di questi eventi. Le inondazioni rischiano ora di incrementare il rischio di malnutrizione acuta tra i bambini, a causa degli alti livelli di malaria e dello scarso accesso all'acqua e ai servizi igienici.
42 centri nutrizionali hanno dovuto sospendere le proprie attività a seguito delle alluvioni, e ciò potrebbe aggravare la situazione, con conseguenze letali per i bambini più vulnerabili se non curati tempestivamente.
Le conseguenze delle inondazioni si faranno sentire per molto tempo ancora dopo che l'acqua si sarà calmata se non verrà garantita assistenza tempestivamente.
I raccolti danneggiati e i pascoli sommersi dall'acqua ostacoleranno l'accesso al cibo per molti bambini e le loro famiglie.
Questo sta peggiorando la già grave situazione alimentare nel paese, colpendo più duramente i bambini.
Le scuole dovranno essere ricostruite e dovranno essere realizzate campagne per riscrivere i bambini.
L'UNICEF sta lavorando con il governo del Sud Sudan e con i suoi partner per rispondere alle inondazioni ; per questo:
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Conduce missioni sul campo per valutare la situazione sul terreno man mano che si evolve e determinare il modo migliore per rispondere;
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distribuisce pastiglie per la depurazione dell'acqua e migliaia di kit per l'igiene per prevenire le malattie legate all'acqua;
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realizza screening e cura i bambini colpiti da malnutrizione acuta;
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Individua centinaia di pozzi da riparare e disinfettare;
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Allestisce spazi temporanei per l'istruzione;
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Conduce campagne di vaccinazione su larga scala.
- L'UNICEF chiede 5,5 milioni di dollari per rispondere alle necessità più immediate dei bambini nelle zone colpite dalle inondazioni.