Sudan: 825.000 bambini intrappolati dal conflitto nei campi per sfollati interni di Al Fasher e Zamzam

5 minuti di lettura

27/03/2025

Dall'inizio dell'anno, le gravi violazioni contro i bambini sono aumentate in tutti gli Stati sudanesi del Darfur, con 110 violazioni verificate solo nel Darfur Settentrionale e uno sconcertante aumento dell'83% delle vittime tra i bambini in Sudan rispetto al primo trimestre del 2024.

Ad Al Fasher, nel Darfur Settentrionale, più di 70 bambini sono stati uccisi o mutilati in meno di tre mesi. Dall'inizio del 2025, gli intensi bombardamenti e gli attacchi aerei nel campo per sfollati interni di Zamzam hanno causato il 16% di tutte le vittime infantili accertate ad Al Fasher.

Si stima che 825.000 bambini siano intrappolati in una crescente catastrofe ad Al Fasher e dintorni”, ha dichiarato Sheldon Yett, Rappresentante dell'UNICEF in Sudan. “Poiché questi numeri riflettono solo gli incidenti accertati, è probabile che il bilancio reale sia molto più alto, con i bambini che lottano quotidianamente per sopravvivere. La morte è una minaccia costante per i bambini, sia a causa dei combattimenti che li circondano sia per il collasso dei servizi vitali su cui fanno affidamento per sopravvivere”.

Più di 60.000 persone sono state sfollate di recente nel Darfur Settentrionale in sole 6 settimane, aggiungendosi alle oltre 600.000 persone sfollate tra l'aprile 2024, quando la violenza si è intensificata, e il gennaio 2025 - tra cui 300.000 bambini. Si stima che 900.000 persone rimangano ad Al Fasher e 750.000 nel campo di Zamzam intrappolate dal conflitto attivo. La metà di loro sono bambini.

Tutte le vie di accesso sono bloccate

La strada Tawila-Zamzam, un tempo collegamento vitale, è ora impraticabile a causa del completo collasso della sicurezza. I gruppi armati stanno prendendo di mira i villaggi rurali e l'insicurezza ha reso quasi impossibile la consegna di aiuti e beni commerciali. Le comunità devono far fronte a un'allarmante carenza di acqua, cibo, medicine e forniture nutrizionali. I prezzi dei prodotti alimentari sono quasi raddoppiati in tre mesi.

Mentre molte organizzazioni hanno sospeso le operazioni, l'UNICEF continua a lavorare per i bambini con partner come Relief International, Tabasheer, il Patient Helping Fund e il Ministero della Sanità nella città di Al Fasher e nei campi per sfollati di Zamzam e Abu Shok.

La malnutrizione è diffusa. Nel Darfur Settentrionale ci sono più di 457.000 bambini colpiti da malnutrizione acuta, di cui quasi 146.000 affetti da malnutrizione acuta grave (SAM), la forma più letale. Sei località all'interno dello Stato sono a rischio di carestia, tutte tra le più colpite dalla violenza e dalle limitazioni di accesso.

L'UNICEF ha consegnato ad Al Fasher alimenti terapeutici pronti per l'uso (RUTF) e altre forniture salvavita tre mesi fa, ma le scorte sono ormai esaurite.  I ripetuti sforzi dell'UNICEF e dei partner per consegnare altri aiuti non hanno avuto successo a causa delle minacce dei combattenti armati e delle bande criminali. A Zamzam, 2.300 bambini colpiti da malnutrizione acuta grave sono attualmente in cura, ma le scorte di RUTF saranno esaurite entro le prossime tre settimane.

Facilitare un accesso umanitario

I rifornimenti preposizionati per salute, nutrizione e acqua e servizi igienici rimangono bloccati a El Koma e Tawila, nel Darfur Settentrionale. I bombardamenti a Zamzam hanno costretto gli operatori sanitari delle strutture sostenute dall'UNICEF a trasferirsi temporaneamente, mettendo ulteriormente in pericolo i bambini malati. L'UNICEF stima che 500.000 bambini siano a rischio immediato se non sarà possibile consegnare gli aiuti.

L'UNICEF invita tutte le parti a facilitare un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli, in modo che gli aiuti salvavita possano raggiungere i bambini di Al Fasher, Zamzam e delle altre aree colpite.

Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questo inferno sulla terra”, ha dichiarato Yett.L'UNICEF continua a chiedere al Governo del Sudan, a tutte le parti in conflitto e ai sostenitori esterni di queste parti, di intraprendere subito un'azione collettiva per fermare il conflitto e garantire il rispetto del diritto internazionale, compreso il passaggio senza ostacoli degli aiuti. Le vite dei bambini dipendono da questo”.

27/03/2025

News ed Aggiornamenti