Sudan, l'UNICEF condanna il saccheggio delle forniture salvavita per bambini dall’Ospedale Al Bashair, nello Stato di Khartoum

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21/03/2025

L'UNICEF condanna con la massima fermezza il saccheggio di forniture umanitarie vitali - destinate a salvare la vita di bambini malnutriti e a fornire assistenza sanitaria critica a madri e neonati - dall'ospedale Al Bashair di Jabal Awlia, Khartoum. Il saccheggio, che ha riguardato almeno 2.200 cartoni di alimenti terapeutici pronti per l'uso (RUTF), ha messo a rischio la vita di oltre 2.000 bambini affetti da malnutrizione acuta grave (SAM).

Il saccheggio dell'ospedale di Al Bashair, una delle ultime strutture mediche funzionanti a Jabal Awlia, alla periferia della capitale Khartoum, ha aggravato una catastrofe umanitaria già pesante per i bambini e le famiglie della zona. Le forniture commerciali e gli aiuti umanitari sono bloccati da più di tre mesi a causa del conflitto in corso lungo le rotte principali. Il risultato è una grave carenza di cibo, medicine e altri beni di prima necessità, con migliaia di civili intrappolati nei combattimenti attivi. Oltre 4.000 persone sono già state costrette a fuggire all'interno di Khartoum.

Rubare forniture salvavita destinate ai bambini malnutriti è oltraggioso e rappresenta un attacco diretto alla loro sopravvivenza", ha dichiarato la Direttrice Generale dell'UNICEF Catherine Russell - "Questi atti inconcepibili contro bambini vulnerabili devono finire. Tutte le parti devono rispettare il diritto internazionale umanitario, proteggere i civili e garantire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli a chi ne ha bisogno"

Secondo l'ultimo aggiornamento della Classificazione Integrata delle Fasi della Sicurezza Alimentare (IPC), Jabal Awlia è anche una delle 17 località a rischio di carestia, ciò rende la perdita di queste forniture catastrofica per oltre 100.000 bambini affetti da malnutrizione acuta. Gli integratori di ferro e acido folico saccheggiati erano destinati a 6.000 donne in gravidanza e in allattamento. I kit per ostetriche e le forniture per l'assistenza sanitaria primaria rubati avrebbero aiutato oltre 132.980 madri, neonati e bambini in una regione in cui l'accesso all'assistenza sanitaria è estremamente limitato.

Un attacco alla sopravvivenza dei bambini

L'UNICEF era riuscito a consegnare queste forniture essenziali il 20 dicembre 2024, segnando il primo invio umanitario a Jabal Awlia in oltre 18 mesi. La perdita di queste forniture, unita alla sospensione forzata delle operazioni umanitarie a causa del peggioramento delle condizioni di sicurezza, sta avvicinando i bambini alla catastrofe.

Il Sudan sta già affrontando una delle peggiori crisi umanitarie del mondo. Oltre 24,6 milioni di persone - più della metà della popolazione - stanno vivendo alti livelli di insicurezza alimentare. Il collasso dei servizi sanitari, la chiusura delle scuole per 17 milioni di bambini e i livelli record di sfollamento dei bambini hanno creato un'emergenza senza precedenti.

L'UNICEF rinnova il suo appello urgente per:

  • Accesso umanitario senza ostacoli per raggiungere i bambini e le famiglie in difficoltà.
  • Protezione degli ospedali e delle altre infrastrutture civili in linea con il diritto internazionale umanitario.
  • Garanzie di sicurezza immediate per gli operatori in prima linea che forniscono aiuti salvavita.


L'UNICEF rimane impegnato a sostenere i bambini in Sudan
e continuerà a lavorare con i partner per ripristinare l'accesso ai servizi essenziali. Tuttavia, sono necessari finanziamenti urgenti e migliori condizioni di sicurezza per sostenere le operazioni e prevenire ulteriori perdite di vite umane.

21/03/2025

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