Tetiana e Polina, Olena e Sofia: empowerment oltre i confini
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Nel turbinio del conflitto in Ucraina, molte famiglie si sono trovate a cercare rifugio oltre i confini nazionali. L'Italia ha accolto un numero significativo di bambine, bambini e adolescenti in fuga dal conflitto. Tra di loro, Polina, una bambina che ha vissuto il caos della guerra fin dai suoi primi anni di vita, si è trovata catapultata in un'Italia sconosciuta, dove la lingua e le abitudini sono radicalmente diverse da quelle a cui era abituata.
La sua storia è un esempio del supporto concreto del programma "Empowering the Next Generation", una collaborazione tra l’UNICEF e AVSI, che mira a fornire ai bambini e agli adolescenti appena arrivati in Italia gli strumenti necessari per superare gli ostacoli e integrarsi pienamente nella società.
“Il primo ostacolo che io e Polina abbiamo dovuto affrontare è stata la barriera linguistica. Ma grazie all'aiuto della famiglia che ci ha ospitati e all'assistenza fornita dall'organizzazione EMMAUS, Polina ha avuto accesso a lezioni di italiano che hanno aperto le porte della comunicazione e dell'apprendimento” racconta Tetiana, la mamma di Polina “Questo non solo le ha permesso di integrarsi meglio a scuola, ma ha anche favorito il suo benessere emotivo, permettendole di esprimere liberamente le sue emozioni e di sentirsi parte di una comunità.”
La seconda sfida è stata la ricerca di lavoro per i genitori di Polina, ostacolata dalla mancanza di conoscenza della lingua italiana come racconta Tetiana: “Avere una rete intorno per noi è stato importante. EMMAUS per esempio ci ha dato molto supporto nella ricerca di lavoro.”
Ma non è solo l'aspetto pratico a essere affrontato da questo progetto. L'attenzione è rivolta anche al benessere psicosociale dei bambini, attraverso attività creative e ricreative che permettono loro di esprimere le proprie emozioni e di elaborare il loro vissuto.
Olena e sua figlia Sofia sono arrivate in Italia senza conoscere nessuno e senza parlare la lingua. “All’inizio abbiamo trovato sostegno nell'Associazione degli Ucraini a Bologna. Attraverso questa rete di supporto, abbiamo avuto accesso a servizi sociali e al supporto linguistico necessario per integrarci nella nostra nuova casa.” racconta Olena mentre Sofia gioca durante uno dei laboratori sulle emozioni AVSI e di UNICEF.
“La partecipazione attiva alla vita sociale e culturale ci ha aiutate ad adattarci. Sofiia, in particolare, ha trovato un punto di riferimento nel teatro, dove ha avuto l'opportunità di esprimersi e di interagire con i suoi coetanei attraverso la recitazione. Questa forma di espressione artistica l’ha aiutata a migliorare il suo italiano, ma ha anche rafforzato la sua fiducia in sé stessa e la sua capacità di comunicare con gli altri.”
L'empowerment non si limita alla sfera individuale. Olena sottolinea l'importanza di sentirsi sostenuti dalla comunità e di trasmettere questo senso di solidarietà ai propri figli. Racconta come la partecipazione attiva di Sofiia nell'aiutare un compagno di classe non vedente dimostri come l'empatia sia uno dei valori fondamentali che vengono promossi all'interno di questo progetto.
"Empowering the Next Generation" attraverso l'accesso all'istruzione, al supporto linguistico, e alle attività creative coinvolge 606 minori ucraini e 350 vulnerabili oltre a promuovere formazioni continue per educatori ed educatrici in 6 regioni italiane.