Trovare l’acqua nei luoghi più aridi del mondo. L'UNICEF lancia il progetto innovativo "More Water More Life"

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05/08/2022

In Africa orientale e meridionale abbondano i terreni secchi ed aridi. In queste zone vivono milioni di persone: le più vulnerabili alla carenza di acqua. L’accesso all’acqua pulita, necessaria per sostenere gli standard di WASH (Acqua, Sanità e Igiene) è particolarmente importante per i bambini. Senza acqua sicura, i bambini si ammalano e soffrono l’insicurezza alimentare. 

Come si può ottenere acqua pulita nel deserto? La risposta è “sotto i nostri piedi”.

Le acque sotterranee sono la soluzione più immediata, ma le trivellazioni avevano scarso successo

Le acque sotterranee sono la fonte di acqua più “praticabile” nelle zone con scarse precipitazioni. La perforazione del terreno per raggiungere l’acqua è necessaria  per la sopravvivenza e la prosperità di queste regioni, ma la complessità dell conformazione del terreno geografico portava a tassi di successo molto bassi. È difficile stabilire in modo preciso dove si nasconde la falda acquifera.

Nell’Africa orientale e in quella meridionale, i tassi di successo delle trivellazioni per l’acqua sono scarsi, spesso al di sotto del 50%. Ciò significa che più della metà dei pozzi scavati alla fine risulta secchi. Scavare non risolve affatto i problemi di approvvigionamento idrico per queste comunità. Senza perforazioni accurate ed efficaci, e una migliore comprensione di come le acque sotterranee si riempiono o "si ricaricano" con l'acqua piovana, la siccità rimane una minaccia mortale per milioni di bambini.

Il progetto dell’UNICEF “More Water More Life”, grazie alla mappatura delle acque sotterranee, che viene effettuata utilizzando i dati satellitari, fornisce una nuova “visione” della perforazione.

L'UNICEF e il Centro di Ricerca dell’Unione Europea (EU-JRC) sviluppano un nuovo modo di mappare le acque sotterranee

Il progetto è stato concepito per aumentare le possibilità di successo nella perforazione dei pozzi, mappando le falde acquifere proprio attraverso i satelliti. Dal 2017, l’UNICEF collabora con il Centro di Ricerca dell’Unione Europea (EU-JRC) per sviluppare un nuovo modo di mappare le acque sotterranee utilizzando immagini e dati geospaziali.

Insieme, l'UE-JRC e l'UNICEF hanno trovato un modo per utilizzare le immagini satellitari in aggiunta alle tecniche di esplorazione convenzionali, così da ridurre il tempo e le risorse necessarie per gli studi di fattibilità riguardo lo sfruttamento delle acque sotterranee. L'approccio basato sui dati aiuta ad individuare le falde acquifere prima ancora della perforazione. Questo permette di risparmiare tempo e denaro. L’iniziativa, infatti, fornisce acqua pulita con un costo stimato di circa 50 centesimi a persona. Un valore aggiunto, considerando che altre tecnologie, che costano centinaia di dollari o anche di più, trovano l’acqua meno della metà delle volte. Oltretutto, l’estrazione dell’acqua si svolge in modo sostenibile per l’ambiente: non ci sono impatti negativi socio-economici o ambientali a lungo termine, come potrebbe essere l’esaurimento delle falde acquifere. 

L’iniziativa “More Water More Life” è già stata sperimentata con successo in Etiopia e Madagascar.

Grazie a questa tecnologia innovativa, il tasso di successo nell’estrarre l’acqua è raddoppiato in Etiopia, passando dal 50% al 92%. Questo ha avuto un impatto diretto sulle famiglie: sono state raggiunte con acqua pulita un milione e duecentomila persone, di cui 740 mila bambini.

I progetti pilota in Etiopia e Madagascar hanno anche rivelato due risultati chiave. Per prima cosa, la tecnologia geospaziale ha permesso all’UNICEF di accedere ad aree lontane, che sarebbe stato impossibile mappare con i metodi tradizionali. In secondo luogo, i dati del rilevamento satellitare hanno permesso all’UNICEF di coprire aree molto estese, comprese quelle note per essere troppo distanti o fragili a causa dei conflitti.

Nonostante il terreno dalla complessa conformazione e i conflitti, il progetto si è dimostrato efficace. L’UNICEF ha fornito a centinaia di bambini, in entrambi i paesi, l’accesso ad acqua pulita, grazie a questa iniziativa. Un motivo importante per espandere "More Water More Life" in altri paesi dell’Africa orientale e meridionale e oltre.  

Stiamo vedendo i risultati del progetto pilota in Etiopia, dove il tasso di successo delle perforazioni è passato dal 50 al 92%, e questo ha fornito accesso all’acqua pulita a 1,2 milioni di persone.

Kitka Goyol, Capo della WASH Water Supply Section UNICEF ad Addis Ababa

Qualsiasi territorio arido potrebbe beneficiare di questo approccio innovativo

Oltre 40 milioni di bambini vivono in situazioni di estrema vulnerabilità idrica e potrebbero beneficiarne. Oltre ad espandere l’iniziativa in altre aree dell’Etiopia, i bambini hanno immediato bisogno di acqua pulita in Angola, Kenya, Somalia, e Madagascar. Non appena il progetto verrà esteso, prevediamo che raggiungerà oltre 40 milioni di bambini, solo in queste aree.

Oltre a salvare vite umane, potrebbe innescare grandi effetti a catena sulle economie di questi paesi: l’acqua rafforzerebbe il settore dell'agricoltura e del bestiame, con conseguenze sull’intera economia. Immaginate se i pastori kenioti e i loro figli non avessero bisogno di spostarsi, attraversando centinaia di chilometri di terra solo per trovare una fonte d'acqua per il loro bestiame.

“More Water More Life” è un progetto in espansione

Incorporando dati e metodi scientifici nel processo di perforazione, questa innovazione rivoluzionaria ha più che raddoppiato il tasso di successo delle perforazioni sotterranee.

Ci troviamo di fronte a due fatti:

1) in tutto il mondo, un bambino su cinque non ha accesso all'acqua pulita

2) “More Water More Life” ha riscosso un notevole successo in Etiopia e Madagascar.

Il bisogno di acqua e la soluzione sono evidenti. Questo approccio innovativo alla perforazione deve essere ampliato. La tecnologia che consente di individuare le acque sotterranee esiste. Ed è il momento di condividerla.

05/08/2022

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