“Dimmi che destino avrò”, un film che sa raccontare l'esigenza di uguaglianza
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“Dimmi che destino avrò” interpreta appieno l’esigenza di pari opportunità che il nostro tempo, sempre più multi, richiede.
È la storia di Alina, una ragazza di origine rom che da anni vive a Parigi per lavoro e che a un certo punto decide di tornare dove è nata: un villaggio rom nei pressi di Cagliari.
Verrà presentato al Torino Film Festival il 26 novembre 2012.
Dietro le grandi emergenze, le strategie politiche, l’esigenza di comprensione, ci sono destini individuali e drammi familiari che abbiamo il dovere di raccontare.
La condizione dei minori di origine rom spinge il plot verso una riflessione incisiva e coraggiosa, che indaga gli stereotipi comportamentali e i pregiudizi silenziosi. Partendo dalla cronaca recente, per guardare con ambizione a una prospettiva di equità e rispetto dei diritti.
Il Comitato Italiano per l’UNICEF sostiene il progetto per l’alto valore del messaggio contenuto nel film. Il tema della non discriminazione dei gruppi più emarginati di bambini e adolescenti viene raccontato con grande sensibilità e delicatezza.
La conoscenza reciproca si rivela ancora una volta chiave d’ingresso alla libertà, all’inclusione e a una crescita serena.
Il Comitato Italiano per l'UNICEF promuove la Campagna Io come Tu per l'eguaglianza dei diritti di tutti i minorenni e in particolare la non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera.