"WASH in Schools", nuova campagna UNICEF per l'igiene nelle scuole

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01/04/2010

L'UNICEF, insieme ad altri partner internazionali, lancia una nuova iniziativa globale finalizzata a estendere nelle scuole dei Paesi poveri l'accesso ad acqua potabile, igiene e salute ambientale.

La presenza di acqua potabile e servizi igienici adeguati a scuola è un requisito basilare per tutelare la salute degli alunni, ovunque nel mondo.

Eppure, secondo recenti indagini dell'UNICEF condotte in 60 Stati, appena metà delle scuole nei Paesi poveri ne è dotata.

Le conseguenze sono pesantissime: un alunno su tre, in questi Paesi, è afflitto da parassitosi intestinale. Ogni anno la sola dissenteria (una delle prime cause di mortalità infantile in età prescolare) provoca la perdita di 272 milioni di giorni di frequenza scolastica. E un quinto dei decessi in età compresa tra 0 e 14 anni, nel mondo, è imputabile ad infezioni veicolate dall'acqua impura e dalla carenza di igiene.

Il 5 aprile 2010 l'UNICEF e partner internazionali come OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), Save The Children, CARE e altri ancora, lanciano alla Conferenza internazionale sull'aiuto umanitario di Dubai la nuova campagna globale "WASH in Schools".

WASH è acronimo per Water, Sanitation & Hygiene, e racchiude le finalità della campagna stessa: incrementare l'attenzione e lo stanziamento di risorse per estendere a tutti i bambini del mondo il diritto a una vita in salute grazie all'acqua pulita e a un ambiente scolastico salubre.

01/04/2010

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