Programmi

Clima e ambiente

Ambiente e cambiamenti climatici

Tutti i bambini hanno il diritto ad avere acqua da bere, cibo da mangiare, e aria pulita per respirare. Sembra un’affermazione ovvia che però è necessario ribadire e rinforzare con un altro diritto: quello a vivere in un ambiente sano e sicuro. Forse non esiste una minaccia maggiore per i diritti della prossima generazione di bambini di vivere su un pianeta “in fiamme”: i cambiamenti climatici hanno il potenziale di minare tutti i diritti di base e, in effetti, la maggior parte dei miglioramenti ottenuti nella sopravvivenza e nello sviluppo dei bambini negli ultimi 30 anni.

Un evento climatico estremo, come un ciclone o un’ondata di caldo particolarmente violenta minaccia la vita dei bambini e distrugge infrastrutture indispensabili per il loro benessere. Le inondazioni compromettono le infrastrutture idriche e igieniche, portando malattie come il colera, cui i bambini sono particolarmente vulnerabili. La siccità e l’andamento delle precipitazioni sono all’origine dei cattivi raccolti e l’aumento dei prezzi dei generi alimentari si traduce in insicurezza e privazioni nutrizionali per i più poveri. Tutti fattori che, insieme all’inquinamento dell’aria, hanno effetti diretti sulla mortalità infantile e la salute dei bambini.

Questi stessi effetti possono influire sull’andamento delle migrazioni e sui conflitti, distruggere i mezzi di sussistenza e paralizzare le opportunità di sviluppo per giovani. Per di più i bambini sono i più vulnerabili alle malattie che saranno maggiormente diffuse a causa dei cambiamenti climatici, come la malaria e la febbre dengue. Di fatto, ogni bambino del pianeta è già colpito dalla crisi climatica, degrado ambientale e perdita di biodiversità: gli sforzi per un pianeta vivibile devono tenere conto dei loro bisogni e vulnerabilità, includendoli nelle ricerca delle soluzioni. I bambini e i giovani hanno competenze, esperienze ed idee fondamentali per lo sviluppo di società più sicure e sostenibili.

Milioni di bambini in pericolo

1miliardo

bambini ad altissimo rischio per la crisi climatica

953milioni

bambini in aree ad alta o estrema penuria idrica

2,2miliardi

bambini esposti a livelli elevati di inquinamento atmosferico

Con il “Commento generale n. 26 sui diritti dei bambini e l'ambiente”, il Comitato ONU sui diritti dell'infanzia e dell’adolescenza ha pubblicato un’autorevole guida di valore legale con un'interpretazione completa degli obblighi degli Stati membri per garantire il diritto dei bambini a un ambiente pulito, sano e sostenibile.

Il Commento per la prima volta afferma il diritto dei bambini a un ambiente sicuro, affrontando l'emergenza del clima e dell'inquinamento dilagante e definendo le necessarie contromisure, le responsabilità e gli impegni degli Stati membri ai sensi dell'Accordo di Parigi, per rispettare, promuovere e considerare i diritti dell'infanzia in ogni azione contro i cambiamenti climatici.

La crisi climatica non riguarda solamente il tempo atmosferico. Essa porta con sé anche carenze di cibo e acqua, invivibilità dei luoghi e, di conseguenza, migrazioni forzate.

Greta Thunberg, attivista svedese

La campagna “Cambiamo Aria”

In Italia, dal 2022 l’UNICEF sostiene la campagna Cambiamo Aria, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che la “crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini e degli adolescenti” e per sostenere la partecipazione di giovani e adolescenti sui temi del cambiamento climatico e sostenibilità. Sulla piattaforma misurailtuoimpatto.unicef.it è stato lanciato un quiz per misurare quanto sia sostenibile il nostro stile di vita e come si può migliorare per contribuire a salvaguardare il futuro del pianeta. 

Per ricordare che il cambiamento climatico è una crisi dei diritti dell’infanzia, alla vigilia della Giornata Mondiale della Terra l’UNICEF Italia ha lanciato la pubblicazione “Bambine, bambini adolescenti e cambiamenti climatici”. In occasione della storica Conferenza ONU sull’Acqua del marzo 2023, l’UNICEF Italia aveva lanciato “Le 10 cose da sapere su acqua e cambiamento climatico”, per ricordare quanto i bambini siano a rischio per mancanza d’acqua e crisi climatica e, per la Giornata Mondiale dell’Ambiente dello stesso anno, due guide per i giovani attivisti sul tema del cambiamento climatico, con informazioni sull'azione globale, regionale e nazionale per il clima e l’ambiente.

Le richieste alle Istituzioni

Abbiamo elaborato un Agenda per indicare possibili interventi coerenti con gli impegni assunti internazionalmente dall'Italia in tema di diritti umani dei bambini e degli adolescenti. Queste richieste sono state inserite anche nel documento che l’UNICEF ha inviato ai partiti candidati alle elezioni politiche del 25 settembre 2022.

  • Aumentare gli investimenti per l'adattamento climatico e la resilienza nei servizi chiave per i bambini. Per proteggere i bambini, le comunità e i più vulnerabili dalle conseguenze di un clima che sta già cambiando.
  • Ridurre le emissioni di gas serra. Per provare ad evitare un peggioramento ulteriore della situazione, è necessaria un'azione urgente.
  • Fornire ai bambini una formazione sul clima e "competenze verdi", fondamentali per il loro adattamento e la loro preparazione agli effetti del cambiamento climatico. I bambini e i giovani affronteranno tutte le conseguenze devastanti della crisi climatica.
  • Includere i giovani in tutti i negoziati e le decisioni nazionali, regionali e internazionali sul clima.
  • Firmare la Dichiarazione Intergovernativa sui bambini, i giovani e l’azione per il clima: l'UNICEF sta chiedendo agli Stati che non l’hanno già fatto, tra cui l’Italia, di aderire alla Dichiarazione in occasione della COP27.

Inquinamento dell’aria, salute dei bambini e cambiamento climatico

Oltre 2,2 miliardi di bambini, quasi il 90% della popolazione infantile mondiale, sono esposti a livelli elevati di inquinamento atmosferico. I bambini sono i più vulnerabili all’inquinamento dell’aria, con danni che possono iniziare nel grembo materno e durare per tutta la vita. I bambini inalano più aria per chilogrammo di peso corporeo e assorbono più sostanze inquinanti degli adulti, mentre i loro polmoni, corpo e cervello sono in fase di sviluppo.

I bambini sotto i 5 anni sono particolarmente vulnerabili, con rischi di parto prematuro, basso peso alla nascita e malattie polmonari. L'inquinamento atmosferico nei bambini più piccoli è correlato alla polmonite, causa di morte di 1 bambino su 5 a livello globale, e all'asma, malattia respiratoria cronica più comune nei bambini più grandi.

Secondo l’ultimo rapporto State of Global Air, l'inquinamento atmosferico è collegato ad oltre 700.000 decessi sotto i 5 anni, 2.000 ogni giorno, rendendolo il secondo principale fattore di rischio di morte nei bambini di questa età, dopo la malnutrizione. Ben 500.000 di queste morti sono legate all'inquinamento dell’aria domestica, per la cottura in casa con combustibili inquinanti.

L'inquinamento atmosferico da combustibili fossili non solo ha ricadute sulla salute, ma anche per i gas serra che stanno riscaldando il pianeta. I più vulnerabili sono colpiti in modo sproporzionato: le disuguaglianze sono impressionanti, con il tasso di mortalità sotto i 5 anni legato all'inquinamento atmosferico che in Africa è 100 volte superiore che nei paesi ad alto reddito.

Per i bambini che sono già svantaggiati, la posta in gioco è ancora più alta

Le famiglie più povere hanno difficoltà ad affrontare i cambiamenti. Le più vulnerabili stanno già perdendo le loro case, la salute, l’accesso all’educazione. E con i cambiamenti climatici che rendono le crisi più frequenti riprendersi dallo shock è molto difficile. Gli ultimi dati ci dicono che già oggi a livello globale 953 milioni di bambini vivono in aree ad alta o estrema penuria idrica. Se non si agirà subito, il cambiamento climatico aggraverà le disuguaglianze sociali, esacerbandole: il consumo eccessivo nei paesi più ricchi del mondo sta distruggendo l'ambiente creando condizioni malsane, pericolose e nocive per tutti. 

Secondo il rapporto UNICEF che introduce il primo Indice di Rischio Climatico per l'Infanzia, almeno 1 miliardo di bambini sono esposti a un "a rischio estremamente elevato" di calamità climatiche ambientali. E benché i bambini soffrano il peso maggiore della crisi climatica, i loro bisogni sono drammaticamente trascurati dai finanziamenti per il clima.

I disastri climatici sempre di più determinano i movimenti di popolazioni: 43,1 milioni i bambini sfollati in 6 anni e almeno 96 milioni a rischio nei prossimi 30, secondo la prima analisi globale sui bambini in fuga per i cambiamenti climatici. Uno scenario per cui per cui l’UNICEF ha rilasciato le prime linee guida di sempre in materia, per assistere i governi nel proteggere e responsabilizzare i bambini in movimento nel contesto dei cambiamenti climatici. 

Oggi 1 miliardo di bambini è a rischio. Domani, se il mondo non agirà, lo saranno tutti

Secondo le ricerche del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), abbiamo meno di un decennio per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico. Il livello di biossido di carbonio nell'atmosfera dovrebbe essere ridotto del 45% entro il 2030 per evitare il riscaldamento globale al di sopra di 1,5°C, la soglia alla quale potrebbero essere evitati gli impatti peggiori del cambiamento climatico. 

Nell’ambito della COP, la Conferenza dell’ONU sul cambiamento climatico, l’UNICEF si batte perché l’emergenza climatica sia riconosciuta come una crisi per i bambini e i loro diritti: sebbene il 99% dei bambini del mondo - praticamente tutti - siano esposti ad almeno una minaccia ambientale, i 2/3 dei piani climatici dei paesi non affrontano i loro bisogni e priorità.

Gli ultimi dati UNICEF sull’alta frequenza delle ondate di calore indicano che  tutti i bambini vi saranno soggetti nel 2050, al di là degli scenari di riduzione dei gas serra. Oggi, 466 milioni di bambini – uno su 5 – vivono in aree che ogni anno registrano il doppio dei giorni di caldo estremo rispetto a 60 anni fa. In Europa e Asia Centrale, circa la metà di tutti i 92 milioni di bambini sono esposti a frequenti ondate di calore, con l'aumento del caldo che uccide quasi 400 bambini l'anno, in una regione che già registra un’alta moralità infantile per l’inquinamento dell’aria

L’UNICEF nelle COP per la tutela dei bambini dal cambiamento climatico

In tutto il mondo, il cambiamento climatico produce un impatto sproporzionato sulla salute e lo sviluppo dei bambini, la loro sicurezza e il loro accesso ai servizi essenziali. Sempre di più, si ritrovano esposti agli effetti drammatici di intense ondate di calore, di inondazioni devastanti, di siccità prolungate ed uragani che ne mettono a rischio la stessa vita. I dati sulla crisi climatica mostrano come i bambini sono i più vulnerabili dinanzi a una situazione in costante peggioramento, contro cui necessitano protezione e difesa dei diritti.

Nell'Accordo di Parigi contro il cambiamento climatico, le parti hanno convenuto che le azioni da intraprendere debbano rispettare, promuovere e considerare i diritti e le peculiari vulnerabilità dei bambini. Se nelle ultime Conferenze ONU sul clima (COP) si sono ottenuti progressi, questi non si sono ancora tradotti in iniziative o investimenti per misure e politiche climatiche sensibili alle esigenze dei minori. Nelle COP l’UNICEF si batte per rispondere all'impatto sproporzionato dei cambiamenti climatici sui bambini, per garantire un aumento drastico dei fondi per i servizi necessari per l’infanzia, e perché bambini e giovani partecipino in modo significativo al processo decisionale in materia di clima. 

Per la COP29 di Baku, in Azerbaijan, l’UNICEF esorta all’azione governi e settore privato, migliorando e adattando i servizi di protezione  ad un’emergenza climatica ormai devastante. In occasione della COP28 di Dubai, ha lanciato un appello congiunto con OMS e UNFPA per la protezione di donne incinte, neonati e bambini dai rischi estremi delle catastrofi climatiche. I bisogni e i diritti dei bambini sono quasi interamente assenti dai piani sul clima: alla COP28 si è chiesto porre rimedio, mettendo i bambini al centro di ogni obiettivo. Secondo il sondaggio globale UNICEF-GALLUP lanciato durante la COP28, solo la metà dei giovani è in grado di indicare la definizione corretta di cambiamento climatico. La COP28 ha aperto prospettive di speranza per l'infanzia: serve ora un'azione per un impatto realmente trasformativo.

L’azione dell’UNICEF

Per mitigare l’effetto dei cambiamenti climatici, i governi e le imprese devono collaborare riducendo le emissioni di gas serra, in linea con l'accordo di Parigi. Parallelamente, è indispensabile dare la massima priorità agli sforzi per trovare adattamenti che riducano l'impatto ambientale sui bambini.

A livello globale, l'UNICEF interviene per il clima e l’ambiente ponendo i bambini al centro delle strategie e dei piani di risposta, e perché governi e settore privato mettano bambini e giovani al primo posto nei loro programmi di sostenibilità, di finanziamento e di azione verso una transizione verde, riconoscendoli come agenti di cambiamento e proteggendoli dai disastri alimentati da cambiamenti climatici e degrado ambientale, operando attivamente per ridurre emissioni ed inquinamento.  

L'UNICEF lavora per contenere l'impatto di eventi meteorologici estremi e per l’adattamento e la capacità di risposta dei servizi sociali essenziali, sviluppando scuole, centri sanitari, servizi idrici e igienico-sanitari resistenti a disastri climatici e ambientali. Nelle comunità, sosteniamo attività di preparazione al rischio di disastri naturali, progettiamo sistemi idrici resilienti e a basso impatto ambientale, diamo priorità all'energia sostenibile e a soluzioni a basse emissioni di carbonio.   

Risultati

Nel corso del 2023, tra i risultati raggiunti abbiamo supportato 158 paesi con programmi per un ambiente salubre e sicuro e per sistemi idrici e igienico-sanitari resilienti: per  il contrasto al cambiamento climatico e all’inquinamento atmosferico, per l’accesso all’acqua e all’igiene personale e ambientale. Con tali obiettivi, nel corso dell’anno abbiamo investito 1,25 miliardi di dollari, di cui 88 milioni per la risposta ad emergenza umanitari, per il clima, l’ambiente, l’acqua e l’igiene.

Alla COP28 di Dubai del novembre-dicembre 2023, l'UNICEF ha operato con i giovani impegnati attivamente e le organizzazioni partner assicurando decisioni fondamentali per porre i bambini e i servizi essenziali di adattamento come centrali per le politiche, l'azione e i finanziamenti per il clima. La COP ha riconosciuto per la prima volta gli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute e sul benessere dei bambini, proponendo un "dialogo di esperti" nel 2024 e rafforzando l'obiettivo globale sull'adattamento.

L'UNICEF ha inoltre introdotto il Piano d'Azione per la Sostenibilità e il Cambiamento Climatico (SCAP), diretto a salvaguardare il diritto dei bambini a un ambiente pulito, sano e sicuro, ampliando il lavoro sulla sostenibilità, l'adattamento ai cambiamenti climatici e la mitigazione del rischio di catastrofi. In questo ambito, nel corso del 2023, 5,4 milioni di persone sono state sostenute con sistemi idrici e 4,8  milioni con servizi igienico-sanitari resilienti rispetto ai cambiamenti climatici e, per lo sviluppo di sistemi idrici resilienti, abbiamo operato l'installazione di  sistemi alimentati a energia solare, costruiti per fornire acqua in centri sanitari, scuole e nelle comunità locali.

Per la risposta alle emergenze climatiche e ambientali, nel 2023 l’UNICEF ha ampliato il supporto diretto all'integrazione nei piani governativi contro i disastri naturali di strategie e interventi mirati per i bisogni dei bambini, con 85 paesi sostenuti nel 2023 rispetto ai 50 paesi nel 2021. Tra gli aiuti inviati per l’assistenza a sfollati, rifugiati e migranti a causa di disastri naturali e conflitti, abbiamo fornito attrezzature per rifugi e campi d’accoglienza per un valore d’oltre 47,2 milioni di dollari, tra cui più di 9.000 tende ad alte prestazioni per 58 paesi, equipaggiate con ancoraggi per resistere alle intemperie, adatte a servire come scuole, centri sanitari, spazi a misura di bambino, centri di stoccaggio e per gli altri usi necessari nelle varie fase della risposta all’emergenza.


Pagina aggiornata all'11 novembre 2024

Documenti disponibili

L’Azione Globale dell’UNICEF - Quadro dei Risultati_17/7/2024pdf / 1.63 Mb

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Bambine, bambini, adolescenti e cambiamento climatico_19/4/2024pdf / 4.09 Mb

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L’Azione Globale dell’UNICEF - Quadro dei Risultati_21/7/2023pdf / 1.18 Mb

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Innocenti Report Card 17 - Luoghi e spazi, ambiente e benessere dei bambini (Rapporto completo in italiano)_24/5/2022pdf / 7.76 Mb

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