Programmi

Uguaglianza di genere

Ogni bambina ha il diritto di diventare quello che vuole. Dal pregiudizio, all’istruzione, alla protezione, all’uguaglianza, fino al mondo del lavoro sono ancora troppi gli ambiti in cui donne, ragazze, bambine vengono sistematicamente penalizzate. Le bambine vivono le disuguaglianze di genere nelle loro case e nelle loro comunità quotidianamente: responsabilità inique nelle faccende domestiche, nella raccolta dell’acqua, di cui sono responsabili in 7 famiglie su 10, disparità nei salari, scarsa rappresentanza in politica, nei media e nel mondo del lavoro. Queste solo alcune delle differenze più evidenti tra le figure femminili e maschili.

Eppure, nella prima infanzia le differenze tra bambine e bambini non sono così evidenti. In tutto il mondo, le bambine hanno la stessa probabilità di essere registrate alla nascita e vaccinate contro malattie potenzialmente letali, hanno maggiori probabilità di essere sulla buona strada dello sviluppo e altrettante probabilità di frequentare l'asilo. Tra coloro che raggiungono la scuola secondaria, tendono ad avere migliori risultati dei ragazzi in tutti i paesi in cui sono disponibili dati.

Ma l'inizio dell'adolescenza può portare ostacoli significativi al loro benessere.  Norme di genere discriminatorie possono causare gravi danni fisici e mentali, persino violazioni dei diritti.  Aumentano i rischi di violenza di genere, di matrimoni precoci e gravidanze indesiderate, HIV e AIDS e malnutrizione. Soprattutto in situazioni di emergenza e in luoghi in cui le mestruazioni rimangono tabù, le ragazze sono tagliate fuori dalle informazioni e dai beni di cui hanno bisogno. E nella Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze, i dati risultano drammatici.

129milioni

bambine e ragazze non frequentano la scuola

640milioni

bambine date in sposa prima dei 18 anni

230milioni

RAGAZZE SOTTOPOSTE A MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI

Nutrizione materna, matrimoni infantili e mutilazioni genitali femminili

Violenze e disuguaglianza possono verificarsi sin da prima della nascita. Esistono luoghi dove l'infanticidio femminile persiste nel silenzio della comunità, mentre gli effetti della guerra in Ucraina e dei cambiamenti climatici rischiano di acuire una crisi nutrizionale tra madri e adolescenti priva di miglioramenti da oltre 2 decenni: nel 2021, le donne in insicurezza alimentare erano 126 milioni in più degli uomini, rispetto ai 49 milioni in più del 2019. Più che raddoppiando il divario di genere dell'insicurezza alimentare, mentre oltre un miliardo di donne e adolescenti risultano malnutrite.

Nelle sue forme più insidiose le differenze di genere si trasformano in violenza. Milioni di ragazze sono state vittime stupro nel corso della vita, centinaia di milioni di ragazze in tutto il mondo sono ancora soggette al matrimonio infantile e a mutilazioni genitali femminili, benché entrambe siano state riconosciute a livello internazionale come violazioni dei diritti umani. A livello globale, 1 ragazza su 5 subisce violenza da parte del partner durante l’adolescenza.

Se nell'ultimo decennio il declino dei matrimoni precoci è stato costante, crisi molteplici e le conseguenze del COVID-19 minacciano di annullare i risultati raggiunti: 640 milioni tra donne e ragazze sono state date in moglie durante l'infanzia - 12 milioni di ragazze l'anno, secondo l’ultima analisi dell’UNICEF – e drammatico è anche lo scenario delle mutilazioni genitali, con 230 milioni tra donne e ragazze oggi in vita vi sono state sottoposte, 30 milioni in più dal 2016.

In Italia, l’aumentato rischio di violenze di genere per ragazze e donne rifugiate e migranti è stato rilevato dal rapporto UNICEF Non ero al sicuro in casa, come ulteriore causa provocata dal COVID-19.

Ragazze a scuola

Nel mondo, 129 milioni di ragazze sono fuori dalla scuola: 32 milioni dalla scuola primaria, 30 milioni dalla scuola secondaria inferiore (le medie) e 67 milioni dalla scuola secondaria superiore. Le ragioni sono molteplici: povertà, matrimonio infantile e violenza di genere, barriere difficili da superare in diverse comunità.

Investire nell'istruzione secondaria è essenziale per dotare i ragazzi e le ragazze delle conoscenze e delle competenze necessarie per diventare cittadini impegnati e produttivi: a scuola però, molte ragazze vengono incoraggiate meno dei ragazzi a perseguire gli studi. Secondo l'ultimo rapporto UNICEF, sessismo e stereotipi di genere sono tra le prime cause del ritardo delle ragazze sulle competenze matematiche rispetto ai ragazzi. 

Le ragazze che ricevono un'istruzione hanno meno probabilità di sposarsi giovani e hanno maggiori probabilità di condurre una vita sana. Guadagnano redditi più alti, partecipano alle decisioni che le riguardano e costruiscono un futuro migliore per sé stesse, le loro famiglie e la loro comunità. Di contro, un ultimo rapporto UNICEF rileva il divario di genere nelle competenze digitali, con il 90% delle ragazze private dell’accesso Internet nei paesi a basso reddito.

Poiché sono stata abbastanza coraggiosa da convincere i miei genitori a lasciarmi andare a scuola piuttosto che sposarmi adesso faccio la cosa che amo di più al mondo: studiare!

Janaki Sah, 14 anni, dal Nepal 

L'azione dell'UNICEF

Nonostante la larga diffusione di pratiche di genere dannose, che in alcuni paesi risultano persino radicate in leggi e politiche - che invece di promuovere addirittura violano i diritti di bambine e ragazze - nel 2023 l’UNICEF  ha ampliato i programmi volti ad affrontare le determinanti sociali e comportamentali di violenza, sfruttamento e pratiche dannose a danno di bambine e bambini. 

Nel corso dell’anno, abbiamo sostenuto 110 paesi per politiche e programmi per l'uguaglianza di genere, rispetto agli 85 del 2021. Un totale di 78 paesi hanno attuato piani su larga scala per affrontare i ruoli e le pratiche discriminatorie, compresa la violenza di genere, con la maggiore espansione in Europa orientale e Asia centrale, attraverso programmi educativi e per la genitorialità sensibili alle questioni di genere.

Per promuovere pari opportunità tra bambine e bambini, e per la protezione di bambine e adolescenti a rischio, un totale di 46 paesi sono stati supportati per programmi di protezione sociale attenti alle differenze di genere, rispetto a 22 paesi nel 2021, oltre 11 milioni di ragazze adolescenti sono state raggiunte per la prevenzione e assistenza contro il matrimonio infantile e 603.000 ragazze contro le mutilazioni genitali femminili, 32,4 milioni di persone sono state coinvolte in iniziative per il cambiamento di norme discriminatorie.

Attraverso il sostegno a politiche e programmi attenti alle condizioni di genere, abbiamo raggiunto 69,4 milioni di bambine e ragazze in età scolare per prevenire l'anemia e il sovrappeso. Per un pari diritto alla scuola, 19,2 milioni di bambine e ragazze sono state assistite per l’educazione prescolare, primaria e secondaria, 15,2 milioni con materiali didattici, rispettivamente il 51% e il 49% dei bambini sostenuti dall’UNICEF per l’istruzione.

Inoltre, nel corso dell’anno un totale di 11,3 milioni tra giovani ragazze e adolescenti sono state coinvolte in iniziative civiche e di utilità sociale sostenute in 92 paesi, per lo sviluppo delle competenze e la partecipazione nelle proprie comunità.

UNICEF per le bambine

L’UNICEF promuove l’uguaglianza di genere in tutti gli ambiti del sociale, e la protezione di bambine e bambini da violenze, abusi e sfruttamento

11milioni

Adolescenti assistite contro il matrimonio infantile

23,1milioni 

Donne e bambini assistiti contro la violenza di genere

Nelle emergenze

La violenza di genere spesso raggiunge il suo picco massimo durante le crisi umanitarie, esponendo le ragazze ad abusi psicologici, fisici e sessuali, ai matrimoni precoci, a forme di sfruttamento e di tratta, per il solo fatto di essere donne. Nelle emergenze, bambine, ragazze e donne hanno minori possibilità di spostarsi autonomamente e di accedere a reti e informazioni essenziali. Servizi sanitari fondamentali per il benessere delle ragazze, come l’assistenza prenatale o il necessario per l’igiene personale, sono spesso carenti o del tutto assenti. 

E a causa del protrarsi delle crisi odierne, milioni di bambine e ragazze rischiano di trascorrere i primi anni, se non decenni, della loro vita in contesti di emergenza. Ma le ragazze sono anche resilienti. Le soluzioni a lungo termine, progettate con e per le ragazze, possono rafforzare questa loro capacità e produrre una trasformazione con effetti permanenti.

Nel 2023, nella risposta alle crisi umanitarie abbiamo dispiegato personale specializzato su vulnerabilità e differenze di genere nelle emergenze, per interventi mirati sul campo. Tra i risultati sostenuti, abbiamo supportato 23,1 milioni di donne e bambini con programmi di prevenzione e assistenza contro le violenze di genere nelle emergenze in 77 paesi e, tra gli interventi mirati, abbiamo sviluppato kit di aiuti appropriati in base al genere, contenenti indumenti intimi femminili, prodotti mestruali ed assorbenti per adulti, raggiungendo più di 907.000 persone.

Pagina aggiornata al 3 giugno 2024

Documenti disponibili

L’Azione Globale dell’UNICEF - Quadro dei Risultati_21/7/2023pdf / 1.18 Mb

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L’Azione Globale dell’UNICEF- Quadro dei Risultati_22/7/2022pdf / 1.16 Mb

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L’Azione Globale dell’UNCEF- Quadro dei Risultati_30/7/2021pdf / 1.25 Mb

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