Haiti, malnutrizione acuta grave dei bambini in aumento a causa delle violenze armate

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26/03/2024

Oggi l’UNICEF ricorda che l’allarmante incremento delle violenze armate nell’area di Haiti sta creando un rischio maggiore di aggravare la crisi di malnutrizione nel paese.

I recenti risultati della Classificazione Integrata della Fase di Sicurezza Alimentare (IPC) indicano un allarmante incremento del 19% del numero di bambini che si stima soffrano di malnutrizione acuta grave (SAM) ad Haiti quest’anno. Inoltre, come evidenziato dall’ultima analisi IPC, 1,64 milioni di persone stanno affrontando livelli di emergenza di insicurezza alimentare acuta (IPC fase 4), che aumentano il rischio di malnutrizione (anche acuta) fra i bambini, soprattutto in 8 aree del Paese.

La violenza armata in corso nel dipartimento di Artibonite e in quello dell'Ovest, che comprende Port-au-Prince, ha limitato la consegna degli aiuti e ha sgretolato un sistema sanitario già fragile, minacciando la vita di oltre 125.000 bambini a rischio di malnutrizione acuta grave.

La violenza e l’instabilità ad Haiti hanno conseguenze che vanno ben oltre il rischio della sola violenza. La situazione sta creando una crisi sanitaria e nutrizionale che potrebbe costare la vita a innumerevoli bambini", ha dichiarato Catherine Russell, Direttrice generale dell'UNICEF. "Migliaia di bambini sono sull'orlo del baratro, mentre le forniture salvavita sarebbero pronte per essere consegnate se la violenza cessasse e le strade e gli ospedali venissero aperti. Questa crisi di malnutrizione è interamente causata dall'uomo. È urgente garantire la sicurezza di base per la popolazione di Haiti, per i servizi salvavita su cui fa affidamento e per consentire agli operatori umanitari di raggiungere i bambini e le famiglie che ne hanno disperatamente bisogno".

Un deterioramento che continua a peggiorare

Da gennaio, il deterioramento delle condizioni di sicurezza ad Haiti ha continuato a peggiorare la crisi umanitaria, con gravi conseguenze per la capacità dell'UNICEF di immagazzinare, consegnare e rifornire l'assistenza disperatamente necessaria. All'inizio del mese, uno dei 17 container dell'UNICEF è stato saccheggiato nel porto principale di Port-au-Prince. Il container saccheggiato conteneva aiuti essenziali per la sopravvivenza materna, neonatale e dei bambini, tra cui rianimatori e relative attrezzature. A causa dell'insicurezza in corso solo due ospedali su cinque sono operativi in tutto il Paese. Nel frattempo, solo una struttura sanitaria su quattro funziona nel dipartimento di Artibonite, la principale regione risicola del Paese.

Allo stesso tempo, l’attuale insicurezza a Port-au-Prince ha reso impossibile ad almeno 58.000 bambini che soffrono di malnutrizione acuta grave nell’area metropolitana di essere raggiunti con aiuti sanitari e nutrizionali. La strada Martissant, l’unico corridoio umanitario da Port-au-Prince alle regioni meridionali, rimane bloccata, lasciando circa 15.000 bambini che soffrono di malnutrizione sull’orlo del disastro. L’insicurezza che colpisce gran parte della capitale di Haiti sta ostacolando il trasporto e il rifornimento di alimenti terapeutici pronti all’uso, utilizzato per curare i bambini che soffrono si malnutrizione acuta grave, che potrebbe portare all’interruzione della catena di approvvigionamento e avere serie conseguenze se la situazione continuerà a non cambiare.

Nonostante il contesto altamente volatile, l’UNICEF sta intensificando gli sforzi per proteggere le famiglie e fornire aiuti salvavita, comprese le persone intrappolate e tagliate fuori dai servizi di base. Insieme al Governo e ai partner, l’UNICEF sta aiutando a sostenere i servizi e i sistemi nazionali, regionali e – nella maggior parte delle aree più insicure – di prossimità per proteggere bambini e famiglie.

Cosa chiede l'UNICEF

L’UNICEF chiede:

  • Sforzi accelerati dalla comunità internazionale per proteggere i civili, ripristinare la legge e l’ordine nelle strade e assicurate spostamenti sicuri degli operatori umanitari e degli aiuti salvavita, compresi gli alimenti terapeutici pronti all’uso;
  • Maggiori fondi flessibili e immediati per rispondere ai bisogni dei più vulnerabili mentre la situazione evolve, assicurando che gli aiuti raggiungano le popolazioni colpite prima possibile;
  • La protezione di scuole, ospedali e altre infrastrutture cruciali su cui i bambini fanno affidamento e la salvaguardia degli spazi umanitari.

26/03/2024

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